
Come pulire il marmo macchiato
Come pulire il marmo: i rimedi fai da te per smacchiarlo e lucidarlo
Il marmo è uno dei materiali più eleganti da scegliere per l’arredamento di casa. Allo stesso tempo, però, bisogna prendersene cura per non rovinarlo. Vediamo come pulirlo con dei semplici metodi naturali per rimuovere polvere e sporco in maniera efficace.
Il marmo è un materiale naturale molto bello e resistente utilizzato fin dai tempi più antichi: una delle pietre decorative più scelte per realizzare tavoli, piani di lavoro, scalinate, pavimenti ma anche esterni e davanzali. Il marmo quindi può rendere più preziosa la nostra casa ma è un materiale molto delicato soggetto a graffi e che può macchiarsi facilmente: che sia ingiallito, sporco o macchiato può essere pulito con degli efficaci rimedi naturali, evitando così di utilizzare prodotti troppo aggressivi o abrasivi, come ad esempio la candeggina, che potrebbero rovinarlo.
Essendo un materiale naturale è consigliabile trattare le macchie con elementi altrettanto naturali: la prima regola è, però, la prevenzione.
Devi sapere che il marmo reagisce violentemente alle sostanze acide. È vietato mettere a contatto col tuo marmo i seguenti ingredienti:
- aceto;
- limone;
- acido citrico;
- pipì
- coca cola.
Se il tuo marmo viene intaccato da queste sostanze c’è davvero poco che potrai fare per rimuovere i segni che causerai.
Ecco il motivo per cui per il marmo la parte più importante è la prevenzione delle macchie.
Come pulire il marmo con alcuni trucchi
Per la pulizia quotidiana del marmo basterà utilizzare acqua calda a cui possiamo aggiungere un po’ di sapone neutro o sapone di Marsiglia, utilizzando un panno morbido di lana e poi sciacquare con cura: ricordatevi di asciugare sempre bene, magari con un panno di camoscio così che il marmo resti lucido.
Detersivo fai da te
Per mantenere pulito e luminoso il nostro marmo possiamo creare un detersivo fai da te. Per realizzarlo vi occorrono: 3 cucchiai di bicarbonato, 10 cucchiai di alcool e un piccolo pezzo di sapone di Marsiglia. È l’ideale per pulire pavimenti e ripiani, inoltre il bicarbonato aiuta ad eliminare anche le macchie di calcare. Per una pulizia più profonda si può usare un composto leggermente abrasivo a base di cera o di bicarbonato.
Rimedi per marmo ingiallito
Per il marmo ingiallito e opaco, che sia interno o esterno, che sia giovane o vecchio possiamo usare due diversi metodi: il primo è quello di utilizzare la pietra pomice, ideale anche per eliminare sporco e grasso. Dopo lavate con acqua e sapone di Marsiglia. Un altro rimedio adatto alla pulizia del marmo ingiallito, è quello di utilizzare un composto con: un bicchiere d’acqua, un bicchiere di succo di limone, un cucchiaio di bicarbonato. Applicatelo sul marmo e strofinate con una spazzola a setole rigide (ma non di ferro) e sciacquate con cura. Per pulire il marmo delle scale procedete per ogni gradino.
Rimedi contro le macchie
Un metodo generico per togliere le macchie dal marmo è quello di utilizzare del gesso generico (o bianco di Spagna) bagnato con acqua. Il composto dovrà essere abbastanza liquido e andrà steso sulla superficie da trattare. Lasciate in posa mezz’ora, spolverate il gesso e poi lavate con sapone di Marsiglia. Risciacquate e asciugate con un panno morbido e il vostro marmo tornerà a splendere. Se la macchia dovesse persistere o perché causata da componenti acidi come potrebbe essere la pipì dei nostri tanto amati animali domestici
Andremo a procedere nel seguente modo:
Sostanze acide sul nostro marmo
Succo di limone, aceto, succo di frutta, anticalcare, pomodoro, pipì o detersivi acidi… sono acerrimi nemici del marmo.
Se rimangono a lungo sulla superficie possono corroderlo, lasciandolo macchiato o ruvido.
Nel momento in cui una di queste sostanze, o qualsiasi altro acido, tocca la superficie del marmo, asciuga immediatamente e lava la zona in questione.
Ti serviranno:
- Saponetta vegetale;
- BICARBONATO.
(In base a disponibilità.)
Procedi in questo modo:
- Lava bene la zona facendo una pappetta con SAPONETTA VEGETALE e BICARBONATO;
1.b. in alternativa SAPONETTA VEGETALE ;
1.c. un’ulteriore alternativa è preparare la suddetta pappetta con tre parti di bicarbonato una di acqua; - applica la pappetta direttamente sulla superficie;
- risciacqua bene.
Questa operazione non risolve il problema della macchia che avrai causato ma ferma la corrosione e ti permette di limitare i danni.
E come fare per le macchie persistenti?
Ti serviranno:
- saponetta vegetale;
- una spugna;
- Panno in microfibra;
- fecola di patate;
- pietra pomice (facoltativa);
- acqua.
Procedi in questo modo:
- Prova ad applicare l’economica fecola di patate direttamente sulla macchia;
- lascia agire per diverse ore affinché possa “risucchiare” l’unto;
- termina l’operazione lavando con acqua e saponetta vegetale.
Se la macchia però persiste, prova a:
- levigarla con la pietra pomice;
- poi strofina la zona macchiata con una spugna umida ricoperta di bicarbonato;
- risciacqua con un panno inumidito.
L’unto e lo sporco difficile può anche essere trattato con il gesso “bianco di Spagna”, in alternativa va bene anche del comune gesso:
- bagnalo con acqua q.b. per creare una crema liquida;
- applicala su tutta la superficie;
- liscia in posa per 30 minuti;
- spolvera il marmo per togliere l’eccesso di gesso;
- lavalo con saponetta vegetale;
- risciacqua accuratamente.

Arredare la camera da letto
La camera da letto è, insieme al salotto e alla cucina, uno dei tre vertici che compongono la struttura portante di un’abitazione in fatto di arredamento. Rispetto alle ultime due sopraelencate, quello della camera da letto è certamente un ambiente più intimo e personale, che spesso e volentieri resta celato agli occhi di ospiti occasionali e dove l’identità in fatto di arredamento, più che declamata, è sussurrata. Ma non per questo vuol dire che sia meno caratterizzata o incisiva. Tempo addietro arredare una camera da letto era forse più semplice: la tradizione imponeva di battezzare uno stile e ordinare uno stock di elementi – letto, comodini, armadio, cassettiere e mobili vari – tutti coordinati e magari deciso direttamente a monte dall’azienda produttrice. Oggi, per fortuna, la palla è passata direttamente nelle mani dell’utilizzatore finale e al posto delle collezioni coordinate da cima a fondo si preferisce giocare in gran libertà con accostamenti e contrasti. Questa possibilità di spaziare e sbizzarrirsi avendo mani libere in fatto di arredamento rappresenta la tipica situazione da croce e delizia, a seconda di come ci si pone rispetto ad essa. Di sicuro, la possibilità di mettere il proprio tocco personale in ogni elemento di arredamento della camera da letto renderà felici tutte quelle persone desiderose di aggiungere un pizzico di sé alla propria stanza. Va da sé che per gestire al meglio una simile operazione ci voglia criterio, un’idea forte e coerente da cui partire e la capacità di fare le giuste scelte in fatto di colori, forme e stili, in modo che tutti questi elementi si fondano fra loro e non facciano a pugni.
Vediamo un esempio di coerenza e stile facilmente riconoscibile con la proposta di Lema, che prende le mosse dal letto Madama, vero fulcro compositivo di tutto l’ambiente, con testata imbottita e trapuntata e linea definita dal sottile bordo in coda di topo. La composizione della stanza è poi completata dal tavolino Flowers, che in questo caso funge da comodino, con piano in laccato disponibile in oltre quaranta colori, e struttura in metallo. Completano il quadro arredativo della camera la poltrona Felix, interamente rivestita in tessuto o ecopelle e l’armadio facente parte del programma Armadio al centimetro, che permette di sfruttare al massimo tutto lo spazio disponibile.

Camera da letto moderna
Lo stile di arredamento di una stanza da letto dipende sempre e comunque da gusti soggettivi e può spaziare dal classico al moderno. In questo secondo caso, i tratti distintivi dell’arredamento sono quelli della pulizia delle linee, dell’ordine e di una leggerezza compositiva quasi eterea. Personalità decisa, occhi puntati verso il design più moderno e una persistente sensazione di fondo quasi magica sono i tratti distintivi che caratterizzano la proposta di Noctis – affermata realtà nel campo del Made in Italy con oltre 25 anni di storia alle spalle – e del suo letto Flamingo. Siamo di fronte ad un perfetto esercizio di stile e architettura per uno dei modelli più pregiati e ricercati all’interno della produzione del brand, quintessenza di una ricerca che viaggia e prende ispirazione dai materiali più innovativi, dai design inediti e dalle nuove tendenze di moda. Il letto Flamingo è un progetto di Studio V7 e si inserisce alla perfezione nello spazio della stanza da letto con tatto, leggerezza e grande eleganza grazie ad una struttura aerea che sembra vibrare nell’aria, quasi fosse senza peso. Questa è di fatto la principale peculiarità del progetto, rappresentata dalla base dal profilo estremamente sottile, con piedi in tubolare in legno arretrati e di fatto nascosti alla vista, così da regalare agli occhi di chi osserva l’immagine suggestiva e di forte impatto scenografico di un letto “volante”. Il rimando ai celebri tappeti capaci di librarsi nell’aria nelle storie de “Le mille e una notte” è immediato e regala un tocco di magia in più a tutta la composizione.
La proposta – che supera i confini di design e arte contemporanea – è declinata in due versioni, Flamingo e Flamingo Net. Nel modello Flamingo le linee nette e sottili del progetto sono esaltate dal morbido rivestimento. Il comfort si accentua grazie alla dotazione dei morbidi rulli poggiatesta, regolabili con molle a gas che, grazie al sistema push-up, ne permettono il sollevamento, in studiato contrasto con l’essenzialità della struttura. Flamingo Net si propone invece si esprimere ed esaltare la ricerca svolta a livello di progettazione e design mettendo l’accento su tecnica e artigianalità, due marchi di fabbrica dell’intera produzione Noctis. Realizzato in cuoio intrecciato a mano, il letto è dotato di rulli testata con rivestimento in pelle abbinato alla base ed è disponibile in due differenti colori, nero e testa di moro.
Mobili della camera da letto matrimoniale
Se il letto matrimoniale è senza ombra di dubbio e sotto ogni punto di vista il nucleo centrale della camera da letto, di fatto non è il solo elemento di arredamento che la caratterizza. Attorno ad esso, l’ambiente si arricchisce grazie ad una serie di strutture funzionali, utili sia per vivere la stanza al massimo delle proprie possibilità, sia per accentuarne l’identità giocando sull’omogeneità di stili o su studiati contrasti di materiali e colori. Comodini, tavolini, poltrone, armadio e cassettiere e lampade sono alcuni fra gli elementi che, insieme al letto, finiscono per caratterizzare la personalità e la funzionalità della camera da letto. Rientrano in questa categoria tutta quella serie di mobili pensati prettamente per la zona notte, e quindi per la camera da letto, con lo scopo di contenere biancheria pulita, lenzuola, federe e trapunte e in generale tutta quella serie di oggetti e prodotti che potrebbero tornare comodi all’interno di questo ambiente. Anche i più classici armadi, pensati per contenere il proprio intero guardaroba, sono un elemento che è facile trovare nella stragrande maggioranza delle camere da letto. Zalf propone una vasta gamma di soluzioni in questo senso, fra le quali rientra anche il modello Combi System in lignum dark con anta battente Plan XL, finitura ardesia e maniglia titano, anta battente Teca in vetro trasparente e telaio in alluminio con finitura in titanio. Tutta la composizione arredativa sposa il lignum dark come materiale principale: anche il letto Bed45 e la testata Tex e il comò Plan con piano interno vetro laccato opaco cenere sono infatti così composti.
I colori della camera da letto
Oltre alla scelta “quantitativa” per quel che riguarda gli elementi di arredamento della camera da letto, a contribuire all’identità e allo stile dell’ambiente ci sono anche i colori e i materiali dei vari prodotti che andranno ad occuparne l’interno. Come abbiamo già detto, si può giocare per assonanze (prediligere un singolo materiale e una singola tonalità per tutti gli elementi di arredamento) o per dissonanze (puntando dunque su calibrati contrasti cromatici e materici). Calligaris prende molto sul serio questa missione, attraverso l’offerta di un vasto catalogo di mobili notte (cassettiere, comodini e scaffali) capaci di giocare in maniera studiata e consapevole con gli altri elementi d’arredamento. Per quanto riguarda ad esempio i comò, sono i cassetti ad essere messi in risalto, diventando parte integrante della struttura della camera tout court e creando una connessione immediata con ogni altro elemento caratterizzante l’ambiente. Parallelamente, i letti con testiera in legno sono progettati e pensati in modo che le loro venature richiamino le rifiniture degli altri mobili, per un continuo rimando bilaterale di materiali e stili. La scelta nell’abbinamento di letto e mobili non è dunque mai affidata al caso, ma sempre tarata su elementi stilistici ben precisi. Anche i colori lasciano grande spazio alla fantasia del cliente, chiamato a realizzare accostamenti che gli consentano di personalizzare al massimo la propria camera da letto. Le configurazioni fra cui scegliere sono molto numerose: ci limitiamo a segnalare quelle in legno di colore naturale e poste verticalmente, che donano luminosità a tutta la stanza, e quelle di colore scuro, per un effetto di maggiore eleganza e stile inconfondibile.
In linea di massima, trattandosi di una stanza deputata prettamente al relax e al riposo, possiamo comunque dire che a livello cromatico sono sconsigliate le tonalità e i colori più intesi, sia per i mobili che per le pareti. Vanno invece bene tonalità pastello più delicate, come rosa, salmone, verde-giallo, crema e beige, capaci di distendere i nervi favorire un buon sonno. A braccetto con i colori, ci pensano poi i materiali caratterizzare il mood e l’atmosfera della camera da letto. Di nuovo, le strutture in legno uniscono come nessun altra semplicità e design ricercato. Unite al vetro temprato sui piani orizzontali contribuiscono alla creazione di soluzioni di grande impatto che siano però allo stesso tempo adattabili a qualsiasi tipologia di camera. Ad esaltare al massimo la componente del design dei mobili Calligaris contribuisce anche il sistema push/pull delle cassettiere, per una pulizia di linee senza eguali (in foto un esempio di camera da letto tutta giocata sui rimandi fra gli elementi della collezione Boston). In generale, rispetto a metalli e vetri il legno resta l’elemento più versatile, in grado di adattarsi sia agli stili più tradizionali e classici che a quelli più moderni e d’avanguardia. Per questo continua a farla da padrone, potendo vantare come nessun altra tipologia di materiale la capacità di adattarsi ad ogni tipo di situazione restituendo, a seconda delle esigenze, sensazioni e mood differenti.
Camera da letto Singola in stile moderno
Quanto detto per le possibilità di arredamento di una camera da letto matrimoniale moderna vale anche per una camera da letto singola, all’interno della quale lo stile pulito, raffinato e – perché no – per certi versi minimale contribuisce a un colpo d’occhio di grande impatto, senza dover peraltro rinunciare del tutto ad elementi decorativi. Un esempio di quanto detto arriva dalla proposta di Twils, azienda con 20 anni di esperienza nel settore dei letti tessili imbotti, dei complementi e della biancheria. Le coordinate sulle quali si muove la proposta seguono l’evoluzione del design e delle ultime tendenze, assimilate e reinterpretate secondo lo stile particolare del marchio, fra estetica e funzionalità. Con Camelia, ad esempio, il letto singolo è il fulcro della camera da letto, all’interno del quale si collocano pochi e mirati elementi d’arredamento che contribuiscono – per estetica, forma e colore – a donare un tocco deciso e incisivo di modernità a tutto l’ambiente nel suo complesso.
Partendo dal presupposto che il letto è l’unico vero elemento insostituibile all’interno di una camera – per l’appunto – da letto, qualsiasi altra componente arredativa può essere vista come una struttura aggiuntiva inserita nell’ambiente, con lo scopo di caratterizzarlo ulteriormente dal punto di vista della funzionalità, dello stile e del mood generale che si vuole ottenere. Comodini, cassetti, armadi, settimanali, elementi di illuminazione: la gamma di prodotti fra i quali scegliere è molto ampia, ma non è detto che serva per forza un esemplare di ciascuno di essi affinché una camera da letto possa definirsi completa. Anzi, se si decide di seguire uno stile più moderno e minimale, è consigliabile togliere anziché aggiungete, purché tale operazione venga fatta con criterio e avendo ben chiaro il risultato finale che si vuole ottenere. Una cosa è certa: a livello di impatto visivo e di sensazioni trasmesse, una camera da letto per la quale si siano scelti pochi elementi di arredamento ben calibrati e dalla personalità decisa funziona molto bene; al contrario, un ambiente troppo “pieno”, rischia di risultare caotico, soffocante e – alla lunga – disturbante. A tal proposito, fra le soluzioni proposte da Flou segnaliamo la collezione Amal, composta semplicemente da letto e lampada. Due soli elementi arredativi per una soluzione di massimo impatto.
Il letto rientra pienamente nei crismi della produzione Flou: a caratterizzare il suo stile forte ci pensa il dettaglio dei profili metallici che trattengono il rivestimento della testata, quasi contrapponendosi alla sua morbidezza. Essi sono realizzati in tre finiture, oro lucido, brunito opaco e nickel nero lucido, così da facilitare l’accostamento ad ogni tipo di rivestimento. La base del letto è imbottita e rivestita, così come la testata, in tessuto, pelle o ecopelle totalmente sfoderabili. Inoltre, la struttura è disponibile con piano a doghe regolabili, con contenitore salvaspazio o con rete a movimento Motion4. Per quanto riguarda le misure del matrimoniale è possibile scegliere fra quattro opzioni: 160×200 centimetri, 170×200 centimetri, 180×200 centimetri e 200×200 centimetri; ad esse si aggiunge inoltre la lunghezza speciale di 210 centimetri. La lampada a piantana a Led vanta un profilo elegante che ne avvalora la componente estetica anche da spenta, e mostra il suo carattere speciale nel diffusore i cuoio (disponibile in nove colori: naturale, moka, nero, bulgaro, tabacco, sabbia, fango, nocciola, tortora), la cui curva sagomata è frutto di un sapiente lavoro manuale. La struttura riprende le stesse finiture dei dettagli metallici della testata del letto (oro lucido, brunito opaco, nickel nero lucido). La coesione fra i due elementi e il loro forte impatto estetico ci permettono di affermare come, in questo caso, la forza della composizione della camera da letto sia inversamente proporzionale al numero di elementi in essa contenuti.

Come sostituire un tubo flessibile fai da te
Imparare a riparare da solo un rubinetto tradizionale che gocciola fa risparmiare sia tempo che denaro.
I tubi flessibili sono dei tubi di gomma rivestiti da una maglia di acciaio che li rende, come dice il nome stesso, flessibili.
Sostituire un tubo flessibile che perde non è particolarmente complicato ed è alla portata di chiunque voglia cimentarsi col Fai da Te.
I tubi flessibili sono molto spesso utilizzati per i rubinetti delle cucine, delle lavanderie, servizi in generale e vaschette esterne del wc , proprio per il fatto che la loro flessibilità agevola la loro installazione.
Una volta che siamo certi che il tubo flessibile sia la causa di una perdita d’acqua dobbiamo procedere con la sua rimozione e sostituzione con uno nuovo.
Se non siete pratici di sezioni, passo della vite ecc. non perdete tempo recandovi alla ferramenta per chiedere consiglio: portategli direttamente il tubo flessibile vecchio!
Prima di iniziare, ricordatevi di chiudere la valvola dell’acqua del tubo che serve il lavandino o sanitario che sia oppure chiudete la valvola generale e solo dopo procedete con lo smontaggio del nostro flessibile.
Utensili necessari
- 1 set di chiavi inglesi (o chiave a pappagallo)
- 1 cacciavite a testa piatta
- 1 assortimento di guarnizioni
- 1 rotolo di teflon
Una chiave inglese o a pappagallo è uno strumento jolly che dovrebbe bastarvi per smontare e rimontare il tubo ma se trovate una chiave su misura e magari anche una chiave aggiuntiva, sarà ancora meglio.
Se il tubo che andate a sostituire è abbastanza vecchio, noterete che attorno al filetto troverete della canapa i cui filamenti rimasti dovranno essere rimossi per bene dalle parti di tubazione in cui sono rimasti.
Se portiamo il nostro vecchio tubo alla ferramenta potremo essere sicuri (se il negoziante non è capitato lì per caso) che il nuovo flessibile sia uguale al precedente.
Come faccio a scegliere dei buoni flessibili?
I flessibile che troviamo in ferramenta o nei negozi di sanitari sono tutti “buoni” nel senso che generalmente hanno un tubo in gomma interno rivestito da una maglia di acciaio esterna.
Si possono anche acquistare online ma in questi casi è molto meglio andare in negozio e farsi consigliare
Ogni tubo è composto da una estremità filettata che si chiama “maschio” e una estremità, in cui vi è un dado filettato all’interno, che si chiama “femmina”; all’interno del dado noterete anche una guarnizione di tenuta in gomma.
Prendiamo il nostro nuovo tubo e avvolgiamo intorno alla parte filettata il nastro di Teflon.
Il teflon è un materiale che ha quasi sostituito la canapa come sigillante contro le perdite d’acqua in quanto è facilissimo da avvolgere e possiede migliori caratteristiche di inalterabilità. Avvolgiamo il teflon intorno alla parte filettata evitando con cura di ostruire il foro del tubo ma, in primo luogo osserviamo in che direzione gira il tubo per installarlo. Quasi sempre un tubo si stringe in senso orario e anche il teflon, durante l’applicazione deve seguire il senso orario intorno al filetto. La quantità di teflon da applicare è sempre un’incognita specie per chi affronta il lavoro per la prima volta.
Cercate comunque di applicare il teflon fino a quando le scanalature della filettatura diventano meno evidenti ma non fino a quando scompaiono completamente. Se il teflon è troppo poco la perdita d’acqua è assicurata e se è troppo avremo problemi persino a far prendere la vite del filetto.
Ora avvitate il “maschio” sul tubo e nel muro e stringete accuratamente con la chiave inglese fino a quando, esercitando uno sforzo ragionevole, non riusciremo più a ruotare il tubo.
Ora non rimane che collegare nuovamente il tubo al rubinetto del lavabo.
Per avvitare avremo la necessità, in questo caso, di avere a disposizione due chiavi inglesi o due chiavi per far sì che durante il serraggio non ruoti anche il dado fissato sulla cassetta. Con una chiave terremo fermo il dado sulla cassetta, quindi, e con l’altra avviteremo il dado del tubo flessibile.
Una volta che avrete serrato saldamente anche questa parte, il lavoro è concluso.
Non sempre vi riuscirà un lavoro perfetto la prima volta, ma questo non è necessariamente un male: se il lavoro non è riuscito avremo la possibilità di ripeterlo facendo tesoro dell’errore che abbiamo fatto in precedenza.
Apriamo la valvola dell’acqua e vediamo se dai punti di giunzione del tubo flessibile appena installato vi sono delle perdite d’acqua. Verificate anche dopo qualche tempo se vi sono delle goccioline.
Se dopo il lavoro eseguito il nostro lavandino perde ancora, non disperate! Contattate un idraulico iscritto su Espliko e sicuramente risolverete il problema di casa.

Le percezioni sensoriali abbinate al marketing
Ultimamente sento parlare tanto di marketing immobiliare e strategie di vendita veloce degli immobili. Si leggono termini ispirati ai programmi del canale DMAX come Flat Hunter (cacciatori di case) o Home Staging ( “mettere in scena la casa” ).
L’Home Staging è una tecnica di marketing che consiste nella valorizzazione degli spazi delle proprietà immobiliari migliorandone l’immagine in modo da favorirne la vendita o l’affitto nel tempo più breve e al miglior prezzo, tuttavia a ben analizzare la questione si tratta solo di tecniche per far spendere sin da subito soldi ai venditori. Non sto certamente asserendo che una casa ristrutturata non si venda meglio e prima rispetto a una casa vecchia, ma c’è anche da sottolineare che per ristrutturare e incrementare il valore dell’immobile occorre che il venditore abbia danaro da spendere e tempo a disposizione da investire.
Invece il Flat Hunter è un consulente di parte che assiste nella ricerca e nelle transazioni immobiliari soltanto il compratore e che persegue solo gli interessi di quest’ultimo, essendo sempre e solo pagato da costui.
Io lavoro in questo campo dal 2005, ho portato a termine veramente tante transazioni e posso affermare che una CASA si compra prima di tutto con il cuore. Dal 2014 mi sono dedicato al marketing in generale, al web marketing e nello specifico al marketing immobiliare, mi sono confrontato con tanti colleghi e ho osservato e ascoltato ogni loro punto di vista. Molti sono ancora legati ai vecchi e tradizionali metodi di vendita e convinti che il cliente sia fondamentalmente un utente poco informato e disponibile a investire ad occhi chiusi. Altri agenti immobiliari invece hanno cominciato a diversificare le loro prospettive guardandosi bene intorno e cominciando a formare delle sinergie e gruppi di lavoro dove la collaborazione tra loro è forte e remunerativa. Infine solo pochi, ma veramente pochi, hanno analizzato il periodo di mercato che abbiamo attraversato in questi ultimi anni ( dalla crisi degli anni Novanta alla rinascita del 2000, fino alla nuova crisi dovuta alla bolla immobiliare iniziata nel 2010 ) e capito che solo l’innovazione farà la differenza.
Oggi vi voglio parlare del marketing sensoriale, una tecnica di vendita immobiliare sconosciuta ai più.
Si, sensoriale!
Ormai è risaputo che i sensi umani non sono solo 5 bensì 12 e uno tra i più forti, e tra i più sottovalutati, è l’olfatto. In relazione al nostro odorato da sempre siamo portati a ritenere che gli animali siano superiori all’uomo, ma non è esattamente così. Difficile da credere, ma in realtà si tratta di una grande imprecisione, di un mito oserei dire, trascinatosi negli ultimi 150 anni senza alcuna prova scientifica. Secondo John McGann, neuroscienziato della Rutgers University-New Brunswick e professore associato nel Dipartimento di Psicologia, in un documento pubblicato il 12 maggio su Science, questa è la versione più corretta della questione :
“Per molto tempo abbiamo creduto che per essere ragionevole o razionale la persona non si faccia dominare dal senso dell’odorato. L’odore era legato a tendenze animaliste terrene”.
McGann afferma ancora :
“Possiamo individuare e discriminare una straordinaria gamma di odori; siamo più sensibili dei roditori e dei cani ad alcuni odori; siamo in grado di seguire il percorso dell’odore; e i nostri stati comportamentali e affettivi sono influenzati dal nostro senso dell’odorato”
Proprio per questo, grandi brand usano queste tecniche da tempo e noi non ci abbiamo mai fatto caso:
SAMSUNG, NEW YORK – il suo negozio profuma di melone, una fragranza che ha lo scopo di far rilassare i consumatori e farli sentire come se fossero su una bella isola dei Mari del Sud.
NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO – Importanti sartorie diffondono essenze di cotone appena lavato.
BRITISH AIRWAYS – Diffonde il profumo “Meadow Grass” (una fragranza di erba) per dare la sensazione ai suoi viaggiatori di trovarsi all’aperto invece che in un terminal affollato.
NESCAFE – Progetta le sue confezioni in modo che all’apertura venga rilasciata una forte essenza di caffè, cosa difficile per un caffè liofilizzato.
FAST-FOOD – Vogliamo parlare di quei fast-food internazionali che si trovano ovunque? Entrate con l’intenzione di mangiare una semplice insalatona e ne uscite con un doppio hamburger e un chilo di patatine fritte? Tutta colpa di quel profumino invitante, vero? Peccato che quel profumo non provenga dalle cucina ma da un nebulizzatore.
“Con tutti gli altri sensi si pensa prima di rispondere, ma con l’olfatto il cervello risponde prima che si pensi.”
Siamo abituati a scegliere quello che compriamo guardando, toccando, a volte assaggiando. Ma in un mercato sempre più competitivo le imprese di molti settori — dagli alberghi alle grandi catene che vendono prodotti elettronici, agli autosaloni — hanno deciso di sfruttare, nella battaglia per la conquista del cuore del consumatore, una nuova dimensione: quella dell’olfatto. Ebbene sì, proprio puntare a quel cuore che citavo prima nella strategia di vendita delle case.
«È un modo per imprimere il marchio di un’azienda, il suo brand nella memoria del consumatore: non più solo con un logo ma anche con un’esperienza olfattiva”.
Pensateci bene: vi sarà capitato di andare a casa di amici o dai suoceri e, salendo per le scale, vi sarete imbattuti in forti odori di pesce, di frittura o ancor peggio di broccoli . Sono tutti buoni cibi se stiamo andando a mangiare o siamo seduti a tavola, tuttavia questi odori percepiti fuori dal contesto pranzo/cena ci disturbano e ancora di più ci influenzano negativamente se stiamo andando a visitare per la prima volta una casa che vorremmo acquistare.
Quello che accade nei primi istanti in noi non è conscio, ma il nostro cervello sta già associando a quella casa un qualcosa di indefinibile che ci disturba, quindi inconsciamente influenzerà il nostro giudizio e la nostra decisione. Diversamente se appena entrati in casa, nell’ingresso o nel salone, veniamo accolti e avvolti da una fresca fragranza di mandarino. ll suo aroma ci fa sorridere perchè ci trasporta in un batter d’occhio nelle emozioni della nostra infanzia. Ci fa ritornare bambini facendoci rivivere quelle sensazioni profondamente impresse in noi, legate ai momenti felici delle feste natalizie, alla sicurezza della casa e della famiglia.
Sapete qual è una delle fragranze più riconosciute e amate al mondo? Senza tergiversare, ecco la risposta: il profumo del talco Johnson’s. Il motivo sta nelle associazioni sensoriali, quel profumo infatti ha il potere di portarci indietro nel tempo quando la mamma si prendeva cura di noi dopo averci fatto il bagno, mentre ci riempiva di talco, ci carezzava i capelli.
Vi lascio una dritta a questo proposito. Il romanzo “Profumo” di Patrick Süskind e il successivo film omonimo di Tom Tykwer sono un bellissimo esempio di quanto il nostro olfatto sia determinante sia a livello cerebrale sia a livello psico-comportamentale nelle nostre vite. Il giovane Jean-Baptiste Grenouille, nella Parigi del XVIII secolo, viene assunto da un famosissimo profumiere. La sua ossessione di riuscire ad estrarre il profumo da ogni cosa lo porterà da Parigi fino in Provenza per scoprire i segreti dell’enfleurage. Il suo sogno di creare il “profumo perfetto” , capace di far innamorare, lo condurrà a trasformarsi in un serial killer di giovani fanciulle. Nel profumo Jean-Baptiste sentiva l’essenza di ognuno di noi …
Spero che le notizie appena lette abbiano colpito te quanto me. Spero che questo possa anche in un certo senso farci ritornare a credere alle nostre facoltà antiche, un pò animali, facoltà delle quali è sempre bene fidarsi, anche in questo nostro mondo ormai 2.0.
Vorrei potervi trasmettere profumo di vaniglia o di pane caldo per invogliarvi a condividere quest’articolo sul vostro social preferito, ma sono sicuro che se vi è piaciuto lo farete ugualmente 😉

Il potere della cromoterapia – Arredare casa con 7 colori
La cromoterapia studia la struttura della luce e del colore e dei loro effetti sull’uomo, tentando di giungere nei fatti all’equilibrio e al benessere psicofisico. Insigni studiosi come Fresnel, Maxwell ed Einstein ( solo per citarne alcuni ) hanno esaminato la natura della luce e dello spettro cromatico concludendo che la luce nella sua interazione con la materia è in grado di dialogare con i recettori del nostro corpo e di influenzare proporzionalmente l’organismo umano. Gli studi in questo campo continuano con assiduità, soprattutto in Germania e Russia.
Tuttavia, malgrado le origini della cromoterapia si perdano nella notte dei tempi e delle civiltà – dall’antico Egitto, dove ogni colore possedeva una funzionalità specifica, ai Greci che dipingevano le pareti dei luoghi di cura con colori specifici fino all’India, dove la medicina ayurvedica tutt’oggi si basa fermamente sul pilastro concettuale che i colori influenzino i centri di energia associati alle ghiandole del nostro corpo – essa è contestata dalla comunità scientifica poiché nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato e verificabile. Pertanto la cromoterapia viene annoverata nell’ambito delle pseudoscienze.
Dubbiosi sul ritenere la cromoterapia scienza o pseudoscienza, dobbiamo tuttavia ammettere che tutti noi, chi più e chi meno, subiamo il potere suggestivo dei colori. Di ciò si rende ben conto sia la pubblicità che, seppur in maniera grossolana, si basa su questo principio che i centri benessere e le SPA con le loro docce di colore e con le saune sfumate, ed anche gli stilisti ogni anno nei loro ateliers.
Nella cromoterapia i modi in cui un colore può essere “somministrato” sono diversi : attraverso i luoghi che viviamo o frequentiamo, attraverso l’abbigliamento che scegliamo e anche attraverso il cibo che assumiamo. Sì, anche a tavola possiamo seguire le direttive cromoterapiche e fare scorta del principio energetico che riteniamo ci serva in un determinato nostro periodo, passando dalle arancioni zucche e albicocche ai gialli ananas, dai rossi pomodori alle verdi olive, fino alle sfumature blu/viola di melanzane, prugne e more.
7 colori per la casa e per il benessere
VERDE : trovandosi proprio al centro tra i colori freddi e quelli caldi, svolge una funzione di equilibrio. Secondo la cromoterapia il colore verde coadiuva il rilassamento, favorisce la riflessione e induce alla calma, quindi porta beneficio inerente agli stati ansiosi. Rilassando gli occhi, il verde è un colore adatto a quasi ogni camera della casa. E’ molto indicato in camera da letto perché allevia lo stress, negli angoli dedicati al relax e alla vita conviviale, quindi anche in salotto perché rilassa ma possiede abbastanza calore per stimolare la socialità.
BLU : in un certo senso simile per i suoi effetti al verde, questo colore rappresenta l’armonia interiore, l’appagamento. Il blu rimanda alla contemplazione e alla spiritualità. Se provaste a stare in una stanza blu, notereste diminuire i battiti cardiaci. E’ il colore per eccellenza della pacatezza. Per tali sue caratteristiche il blu è indicato nelle camere da letto. Attenzione però : un blu troppo scuro trasmette tristezza, meglio optare per una tonalità calda e morbida come il pervinca o il turchese.
ROSSO : il colore dell’energia per eccellenza. Ogni tipo di energia potente che ruota attorno alla nostra vita, l’eros, l’amore, la rabbia, è connaturata di rosso. E’ indicatissimo negli stati di apatia, di stanchezza o depressione. Non favorendo certamente il rilassamento, andrebbe evitato in camera da letto perchè è bene ricordare come un colore acceso proprio come il rosso a lungo andare potrebbe generare stati di tensione. Per questo motivo quindi andrebbe dosato con accuratezza, magari ripiegando sull’idea più equilibrata di dipingere una sola parete di una camera o di scegliere qualche tocco di arredo in rosso. Più congeniale al soggiorno o alla sala da pranzo perché stimola la conversazione.
VIOLA : dona forza spirituale e ispirazione, è il colore della creatività e della fantasia. Lo stesso Leonardo da Vinci, uno dei più grandi ricercatori nella scienza dei colori, sosteneva che il nostro potere meditativo può essere aumentato se avviene sotto una luce viola. Negli ambienti di casa questo versatile colore ha un effetto riposante ma al contempo stimola olfatto, vista e udito. Perfetto per il salotto.
GIALLO : simbolo di luce e calore, conferisce un carattere dinamico, energetico e vivace. L’energia del colore giallo è dirompente e spontanea. Connesso all’elemento fuoco, il giallo aiuta a mettere ciò che è fermo in movimento, stimola il cambiamento e l’attenzione, allontana i pensieri e i sentimenti negativi che spesso possono minare la nostra autostima. Indossare questo colore vi renderà energici, una camera in giallo farà lo stesso effetto, recando allegria e buonumore. Carinissima la camera dei bambini in giallo, ma anche la cucina e il bagno.
ARANCIONE : mescolanza tra rosso e giallo, secondo la cromoterapia l’arancione stimola la fiducia in sé stessi e l’indipendenza, liberando da paure e frustrazioni. L’azione associata a questo colore è l’espansione, intesa come apertura alla vita. Come generatore di entusiasmo è dunque adatto per le pareti della cucina e per la zona studio. Se avete in mente una palestra, immaginatela in arancione perché è proprio questo il colore che consente di liberare le emozioni durante l’attività fisica.
INDACO : rappresenta il rapporto con le nostre capacità interiori ed essendo generato dalla mescolanza tra blu e viola, sintetizza in armonia i principi di questi due colori, quindi la spiritualità e la rilassatezza emotiva. Gli oli essenziali legati a questo colore sono mirra, incenso e patchouli. Come il viola, è un colore perfetto per le pareti del salotto, ma adattabile anche ad altre stanze della casa.
Se desiderate infine entrare in risonanza con i colori e le vibrazioni cromatiche in casa vostra, niente di meglio, a inizio o fine giornata, di un bagno di vapore e di luce sotto la doccia cromoterapica, con soffioni e cornette con luci LED integrate. Noi vogliamo giocare in casa e quindi vi suggeriamo un marchio simbolo del made in Italy più rinomato : Bossini Cromotherapy.
Foto : fonte web

Sai dove si trova l’opera di Street Art piu’ grande del mondo? A Catania!
Intorno al 2000, dal movimento del graffitismo, nasce nelle strade – tra Francia, Inghilterra, Spagna, Finlandia e Italia – la Street Art. Numerosi artisti traducono la loro tensione espressiva e il loro desiderio di far partecipare le masse all’arte attraverso la strada, come luogo di ribalta e vettore comunicativo. Le tecniche utilizzate sono tra le piu’ disparate : bombolette spray, proiezioni video, adesivi artistici, sculture, etc.. Ogni artista risponde a esigenze personali e vivifica i propri temi : una critica verso la società, la brutalità della repressione poliziesca, la necessità della libertà d’espressione, il rispetto della libertà sessuale e di coscienza. Ad ogni modo la Street Art irride al potere e rivendica sempre piu’ prepotentemente la sua natura, esponendosi a un pubblico vastissimo, di gran lunga maggiore naturalmente di quello di una tradizionale galleria d’arte e non teme, per sua indole, giudizi e pregiudizi, estraniandosi in genere dal mondo del marketing. Tuttavia col passare del tempo abbiamo assistito a una riconciliazione della Street Art con i simboli dell’autorità, tant’è che dal 2012 a Bologna si svolge il Festival Frontier che prevede la realizzazione di grandi murales su muri concessi dal Comune e Banksy, uno dei maggiori esponenti della Street Art, e’ stato in mostra a Roma fino al Settembre dell’anno scorso.
Possiamo certamente asserire che ormai non vi e’ luogo del pianeta dove la Street Art non abbia lasciato il segno, anche in maniera semplice, eppure è solo uno il murale più grande del mondo e si trova a Catania, in Sicilia.
E’ monumentale, alto come un palazzo di dieci piani e largo come un campo di calcio, distribuito sugli otto silos granari in cemento che ormai dal 1960 giacciono in prossimità del porto di Catania. Dipinta dall’artista portoghese Alexandre Farto, in arte Vhils, questa opera pubblica, realizzata grazie alla Fondazione Terzo Pilastro, trasforma il tessuto urbanistico della città in un luogo e in uno spazio di riflessione.
L’opera, a mio parere quasi struggente, ritrae un uomo, o meglio lo sguardo di un uomo che volge ad Oriente, verso l’Egitto, La Turchia, la Siria, la Giordania, il Libano, attraverso il mare Mediterraneo, come un immaginario ponte, come in un abbraccio tra diverse nazionalità e celebra l’incontro tra le culture che nei secoli hanno definito l’identita’ siciliana – che ci piaccia o no. Uno sguardo che ha il coraggio di guardare attraverso il mare, oltre le sponde della nostra bellissima terra, che non si limita a puntare altrove, a girare le spalle, non si limita a non voler vedere e solo grazie a questo atto di umanità, uno sguardo che riesce infine anche a guardarsi dentro.
Questa arte contemporanea continua sotto forma di un’opera corale in un gruppo contiguo di altri sette silos. Le opere sono “Triskelion e La fuga di Ulisse da Polifemo” (acrilico su metallo) di Waone, “La storia non scritta di Colapesce” (spray acrilico su metallo) di Bo130, “La bella di Bellini” (spray su metallo) di Okuda, “Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi” (acrilico su metallo) di Microbo, “Barattoli” (stencil spray e acrilico su metallo) di VladyArt (artista catanese), “Senza titolo” (stencil spray e acrilico su metallo) di Rosh333 e “Minotauro” (acrilico su metallo) di Danilo Bucchi. Tutte le opere attingono alla ricchissima mitologia siciliana. Subito dopo l’inaugurazione è stato detto : “Il Porto rappresenta il punto di entrata e anche di uscita di una città. E come tutte le porte deve comunicare gioia.” Missione compiuta, secondo me.
E voi avete mai pensato che potreste realizzare o commissionare un pezzo di Street Art sulle pareti di casa vostra? Un esempio tra tanti : l’emiliano Emanuele Sferruzza Moszkovic, in arte Hu-Be, con il suo progetto “Scriblitti” fa proprio questo, va di casa in casa a realizzare illustrazioni formato gigante, dei veri e propri murales a domicilio.
Foto: fonte da web

Il vero potere delle recensioni
I social media, grazie anche all’aiuto dell’avanzare della tecnologia, sono ormai uno strumento essenziale per gestire la brand reputation della propria struttura, vista la potenziale esposizione a milioni di persone in tutto il mondo. Basti pensare come tra il 2004 e il 2013 ci sia stato un incredibile aumento del 4.550% delle recensioni per gli hotel.
Questo fenomeno si sta allargando a macchia d’olio su tutti i settori, soprattutto nell’ambito dell’edilizia grazie all’avvento di numerosi preventivatori online.
Riflettendo su quanto queste recezioni riescano ad influenzare i consumatori, nell’ambito dei viaggi, tanto che l’81% dei viaggiatori le ha definite importante ai fini di una prenotazione, si può intuire in che misura queste siano veramente importanti oggi per il nostro Brand.
Avere una pagina o un’area dedicata alle testimonianze di acquisto serve a dare una marcia in più al processo di convincimento dell’utente e soprattutto bisogna saperle sfruttare al meglio per incrementare il proprio business. Sapere i consumatori cosa pensano di voi, dei vostri servizi o dei vostri prodotti può tornarvi molto utile.
Ad esempio:
Per scrivere i contenuti del vostro sito ufficiale – le recensioni sono una fonte preziosissima da cui trarre espressioni, parole (trigger words) e frasi che coinvolgano emotivamente e realisticamente il lettore.
Per le campagne pubblicitarie – potete includere citazioni delle recensioni più belle nelle vostre brochure cartacee, nei vostri banner pubblicitari o in qualsiasi altra forma di pubblicità abbiate pianificato sia on-line che off-line.
Per le altre strategie marketing – potete utilizzare le #reviews come testimonianze reali includendole nei comunicati stampa, nelle newsletter o nelle vostre pagine di Facebook, nel blog aziendale o negli altri Social Network dove siete presenti.
Analizzate bene le recensioni negative per individuate i problemi:
Le recensioni positive sono belle da leggere, ma quello che dovreste fare con più assiduità è raccogliere e analizzare le recensioni negative ,cercando di capire quali sono i veri talloni di Achille.
Analizzate le recensioni positive per valorizzare i vostri punti di forza.
Analizzate le recensioni positive dei competitor per capire i punti di forza di chi sta in cima alla classifica può essere la chiave per sapere dove va il mercato, cosa apprezzano i clienti e quindi identificare i migliori ambiti in cui potreste investire o migliorarvi.
Questi sono solo alcuni delle centinaia di aspetti positivi che una buona Brand reputation vi potrà offrire. Gran parte del processo di acquisto di un prodotto, online o offline, è legato al lato emozionale del cliente. Se un brand genera in noi fiducia, curiosità, apprezzamento è più facile affidarsi ai prodotti o servizi che propone. Fra i metodi che si utilizzano per generare emozioni positive c’è l’utilizzo delle recensioni, l’opinione degli altri acquirenti è la migliore delle pubblicità e soprattutto la più convincente, poiché si sposta dal piano razionale a quello emozionale, al contrario di quanto potrebbero fare le statistiche di acquisto. Secondo la BrightLocal’s 2013 Local Consumer Review Survey il 79% dei consumatori si fida delle recensioni online più delle raccomandazioni di amici e familiari e l’85% vuole leggere le recensioni online prima di acquistare.
E voi cosa ne pensate della reputazione online?
Le recensioni possono aiutare i consumatori nelle loro scelte?

Chiedere recensioni è fondamentale per avere successo online
Se volessimo definire il cambiamento più importante per aziende e organizzazioni nel passaggio dal web 1.0 al 2.0, non potremmo che citare il ‘fattore vetrina’. Se prima infatti le imprese potevano permettersi di sfruttare la rete per ampliare l’esposizione del messaggio a un pubblico ancora impossibilitato a dare la propria opinione, ora questa situazione asimmetrica ha lasciato spazio ad un nuovo contesto, ben riassunto dal sempre valido Cluetrain Manifesto: i mercati sono conversazioni. Per chi non lo conoscesse il Cluetrain Manifesto è un insieme di 95 tesi organizzato e presentato come un manifesto, è un’ invito all’azione per tutte le imprese che operano all’interno di ciò che si propone di essere un nuovo mercato interconnesso.
Molti professionisti sono ancora abbastanza inclini ad affidarsi a questo tipo di web marketing.
Perché è proprio di marketing che si parla!!
Le opinioni positive lasciate dai clienti attireranno nuovi clienti. Anche le opinioni negative possono essere di aiuto al tuo business, se saprai come gestirle, cioè rispondendo in modo chiaro e cordiale anche alle recensioni meno cordiali, mostrando la volontà di riparare ai tuoi errori, se ce ne sono stati, e di offrire sempre il meglio ai tuoi clienti rimanendo professionale e gentile anche quando le cose non vanno esattamente per il verso giusto. Lo scambio di opinioni sta diventando sempre più importante per chi gestisce un business online. I futuri clienti preferiscono sapere in anticipo con chi hanno a che fare, vogliono conoscere le esperienze altrui e fidarsi di chi le scrive: il potenziale cliente ricerca sempre di più recensioni autentiche prima di imbarcarsi in un nuovo affare.
Tutto questo, se ci pensi, in un certo senso non è una situazione nuova. Una volta ci si affidava molto di più al passaparola, all’esperienza delle persone vicine, oggigiorno questo indispensabile scambio di opinioni non è scomparso, ma si sta trasformando seguendo i cambiamenti della società, del modo in cui le persone interagiscono, ricorrendo cioè sempre di più ai servizi online ed alla tecnologia per trovare le soluzioni più adatte ai propri problemi.
Il futuro del business sono le recensioni online. Quasi l’80% delle persone che comprano su internet o lo utilizzano per affari, ad esempio per comprare o vendere casa, ha moltissima fiducia nelle recensioni online, così tanta che le considera come delle raccomandazioni personali.
Sei curioso di come poter effettivamente sfruttare di più le recensioni online per la tua attività, ecco dei piccoli consigli da seguire per iniziare a farlo!
- Chiedi sempre ai tuoi clienti di lasciare una recensione sul servizio da te offerto e sulla loro esperienza con la tua attività.
- Rispondi a tutti i messaggi, soprattutto a quelli negativi, cercando di dimostrare la tua professionalità anche nelle situazioni meno favorevoli.
- Chiedi a chi gestisce il sito web della tua attività di creare uno spazio, all’interno di esso, dove sia facile per i clienti lasciare la propria opinione sull’esperienza vissuta.
- Cerca sul web le piattaforme che raccolgono le recensioni dei clienti su servizi, aziende, prodotti online e fai in modo che anche la tua attività venga citata e recensita, magari chiedendo ai clienti di scrivere le proprie opinioni proprio su tali piattaforme.
Cosa aspetti, Fatti una reputazione!

Il consumatore oggi è il mezzo di promozione, grazie alle recensioni online
Oggi vi vogliamo parlare e far riflettere sull’importanza di essere ben visti dai vostri clienti e soprattutto beneficiare di un’ottima reputazione online.