
Vendere Casa Facilmente
Vendere Casa è un’arte che non tutti conoscono.
In un mercato immobiliare saturo di immobili, dove case simili alla nostra ce ne sono a decine, riuscirsi a differenziare risulta essere di fondamentale importanza.
Per vendere Casa facilmente ci sono 5 passi fondamentali:
- Controllare la Documentazione
- Stabilire un Valore di mercato
- Come scattare le Foto
- Annuncio Immobiliare
- Cartello su Strada
Per analizzare a fondo questi 5 punti vi riportiamo uninteressante articolo scritto dall’agenzia immobiliare “Case Catania”
Parla di te! Valorizza le tue competenze, la tua professionalità ed i tuoi successi come Professionista. Crea il tuo Profilo gratis su Espliko!
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Come pulire il marmo macchiato
Come pulire il marmo: i rimedi fai da te per smacchiarlo e lucidarlo
Il marmo è uno dei materiali più eleganti da scegliere per l’arredamento di casa. Allo stesso tempo, però, bisogna prendersene cura per non rovinarlo. Vediamo come pulirlo con dei semplici metodi naturali per rimuovere polvere e sporco in maniera efficace.
Il marmo è un materiale naturale molto bello e resistente utilizzato fin dai tempi più antichi: una delle pietre decorative più scelte per realizzare tavoli, piani di lavoro, scalinate, pavimenti ma anche esterni e davanzali. Il marmo quindi può rendere più preziosa la nostra casa ma è un materiale molto delicato soggetto a graffi e che può macchiarsi facilmente: che sia ingiallito, sporco o macchiato può essere pulito con degli efficaci rimedi naturali, evitando così di utilizzare prodotti troppo aggressivi o abrasivi, come ad esempio la candeggina, che potrebbero rovinarlo.
Essendo un materiale naturale è consigliabile trattare le macchie con elementi altrettanto naturali: la prima regola è, però, la prevenzione.
Devi sapere che il marmo reagisce violentemente alle sostanze acide. È vietato mettere a contatto col tuo marmo i seguenti ingredienti:
- aceto;
- limone;
- acido citrico;
- pipì
- coca cola.
Se il tuo marmo viene intaccato da queste sostanze c’è davvero poco che potrai fare per rimuovere i segni che causerai.
Ecco il motivo per cui per il marmo la parte più importante è la prevenzione delle macchie.
Come pulire il marmo con alcuni trucchi
Per la pulizia quotidiana del marmo basterà utilizzare acqua calda a cui possiamo aggiungere un po’ di sapone neutro o sapone di Marsiglia, utilizzando un panno morbido di lana e poi sciacquare con cura: ricordatevi di asciugare sempre bene, magari con un panno di camoscio così che il marmo resti lucido.
Detersivo fai da te
Per mantenere pulito e luminoso il nostro marmo possiamo creare un detersivo fai da te. Per realizzarlo vi occorrono: 3 cucchiai di bicarbonato, 10 cucchiai di alcool e un piccolo pezzo di sapone di Marsiglia. È l’ideale per pulire pavimenti e ripiani, inoltre il bicarbonato aiuta ad eliminare anche le macchie di calcare. Per una pulizia più profonda si può usare un composto leggermente abrasivo a base di cera o di bicarbonato.
Rimedi per marmo ingiallito
Per il marmo ingiallito e opaco, che sia interno o esterno, che sia giovane o vecchio possiamo usare due diversi metodi: il primo è quello di utilizzare la pietra pomice, ideale anche per eliminare sporco e grasso. Dopo lavate con acqua e sapone di Marsiglia. Un altro rimedio adatto alla pulizia del marmo ingiallito, è quello di utilizzare un composto con: un bicchiere d’acqua, un bicchiere di succo di limone, un cucchiaio di bicarbonato. Applicatelo sul marmo e strofinate con una spazzola a setole rigide (ma non di ferro) e sciacquate con cura. Per pulire il marmo delle scale procedete per ogni gradino.
Rimedi contro le macchie
Un metodo generico per togliere le macchie dal marmo è quello di utilizzare del gesso generico (o bianco di Spagna) bagnato con acqua. Il composto dovrà essere abbastanza liquido e andrà steso sulla superficie da trattare. Lasciate in posa mezz’ora, spolverate il gesso e poi lavate con sapone di Marsiglia. Risciacquate e asciugate con un panno morbido e il vostro marmo tornerà a splendere. Se la macchia dovesse persistere o perché causata da componenti acidi come potrebbe essere la pipì dei nostri tanto amati animali domestici
Andremo a procedere nel seguente modo:
Sostanze acide sul nostro marmo
Succo di limone, aceto, succo di frutta, anticalcare, pomodoro, pipì o detersivi acidi… sono acerrimi nemici del marmo.
Se rimangono a lungo sulla superficie possono corroderlo, lasciandolo macchiato o ruvido.
Nel momento in cui una di queste sostanze, o qualsiasi altro acido, tocca la superficie del marmo, asciuga immediatamente e lava la zona in questione.
Ti serviranno:
- Saponetta vegetale;
- BICARBONATO.
(In base a disponibilità.)
Procedi in questo modo:
- Lava bene la zona facendo una pappetta con SAPONETTA VEGETALE e BICARBONATO;
1.b. in alternativa SAPONETTA VEGETALE ;
1.c. un’ulteriore alternativa è preparare la suddetta pappetta con tre parti di bicarbonato una di acqua; - applica la pappetta direttamente sulla superficie;
- risciacqua bene.
Questa operazione non risolve il problema della macchia che avrai causato ma ferma la corrosione e ti permette di limitare i danni.
E come fare per le macchie persistenti?
Ti serviranno:
- saponetta vegetale;
- una spugna;
- Panno in microfibra;
- fecola di patate;
- pietra pomice (facoltativa);
- acqua.
Procedi in questo modo:
- Prova ad applicare l’economica fecola di patate direttamente sulla macchia;
- lascia agire per diverse ore affinché possa “risucchiare” l’unto;
- termina l’operazione lavando con acqua e saponetta vegetale.
Se la macchia però persiste, prova a:
- levigarla con la pietra pomice;
- poi strofina la zona macchiata con una spugna umida ricoperta di bicarbonato;
- risciacqua con un panno inumidito.
L’unto e lo sporco difficile può anche essere trattato con il gesso “bianco di Spagna”, in alternativa va bene anche del comune gesso:
- bagnalo con acqua q.b. per creare una crema liquida;
- applicala su tutta la superficie;
- liscia in posa per 30 minuti;
- spolvera il marmo per togliere l’eccesso di gesso;
- lavalo con saponetta vegetale;
- risciacqua accuratamente.

Arredare la camera da letto
La camera da letto è, insieme al salotto e alla cucina, uno dei tre vertici che compongono la struttura portante di un’abitazione in fatto di arredamento. Rispetto alle ultime due sopraelencate, quello della camera da letto è certamente un ambiente più intimo e personale, che spesso e volentieri resta celato agli occhi di ospiti occasionali e dove l’identità in fatto di arredamento, più che declamata, è sussurrata. Ma non per questo vuol dire che sia meno caratterizzata o incisiva. Tempo addietro arredare una camera da letto era forse più semplice: la tradizione imponeva di battezzare uno stile e ordinare uno stock di elementi – letto, comodini, armadio, cassettiere e mobili vari – tutti coordinati e magari deciso direttamente a monte dall’azienda produttrice. Oggi, per fortuna, la palla è passata direttamente nelle mani dell’utilizzatore finale e al posto delle collezioni coordinate da cima a fondo si preferisce giocare in gran libertà con accostamenti e contrasti. Questa possibilità di spaziare e sbizzarrirsi avendo mani libere in fatto di arredamento rappresenta la tipica situazione da croce e delizia, a seconda di come ci si pone rispetto ad essa. Di sicuro, la possibilità di mettere il proprio tocco personale in ogni elemento di arredamento della camera da letto renderà felici tutte quelle persone desiderose di aggiungere un pizzico di sé alla propria stanza. Va da sé che per gestire al meglio una simile operazione ci voglia criterio, un’idea forte e coerente da cui partire e la capacità di fare le giuste scelte in fatto di colori, forme e stili, in modo che tutti questi elementi si fondano fra loro e non facciano a pugni.
Vediamo un esempio di coerenza e stile facilmente riconoscibile con la proposta di Lema, che prende le mosse dal letto Madama, vero fulcro compositivo di tutto l’ambiente, con testata imbottita e trapuntata e linea definita dal sottile bordo in coda di topo. La composizione della stanza è poi completata dal tavolino Flowers, che in questo caso funge da comodino, con piano in laccato disponibile in oltre quaranta colori, e struttura in metallo. Completano il quadro arredativo della camera la poltrona Felix, interamente rivestita in tessuto o ecopelle e l’armadio facente parte del programma Armadio al centimetro, che permette di sfruttare al massimo tutto lo spazio disponibile.

Camera da letto moderna
Lo stile di arredamento di una stanza da letto dipende sempre e comunque da gusti soggettivi e può spaziare dal classico al moderno. In questo secondo caso, i tratti distintivi dell’arredamento sono quelli della pulizia delle linee, dell’ordine e di una leggerezza compositiva quasi eterea. Personalità decisa, occhi puntati verso il design più moderno e una persistente sensazione di fondo quasi magica sono i tratti distintivi che caratterizzano la proposta di Noctis – affermata realtà nel campo del Made in Italy con oltre 25 anni di storia alle spalle – e del suo letto Flamingo. Siamo di fronte ad un perfetto esercizio di stile e architettura per uno dei modelli più pregiati e ricercati all’interno della produzione del brand, quintessenza di una ricerca che viaggia e prende ispirazione dai materiali più innovativi, dai design inediti e dalle nuove tendenze di moda. Il letto Flamingo è un progetto di Studio V7 e si inserisce alla perfezione nello spazio della stanza da letto con tatto, leggerezza e grande eleganza grazie ad una struttura aerea che sembra vibrare nell’aria, quasi fosse senza peso. Questa è di fatto la principale peculiarità del progetto, rappresentata dalla base dal profilo estremamente sottile, con piedi in tubolare in legno arretrati e di fatto nascosti alla vista, così da regalare agli occhi di chi osserva l’immagine suggestiva e di forte impatto scenografico di un letto “volante”. Il rimando ai celebri tappeti capaci di librarsi nell’aria nelle storie de “Le mille e una notte” è immediato e regala un tocco di magia in più a tutta la composizione.
La proposta – che supera i confini di design e arte contemporanea – è declinata in due versioni, Flamingo e Flamingo Net. Nel modello Flamingo le linee nette e sottili del progetto sono esaltate dal morbido rivestimento. Il comfort si accentua grazie alla dotazione dei morbidi rulli poggiatesta, regolabili con molle a gas che, grazie al sistema push-up, ne permettono il sollevamento, in studiato contrasto con l’essenzialità della struttura. Flamingo Net si propone invece si esprimere ed esaltare la ricerca svolta a livello di progettazione e design mettendo l’accento su tecnica e artigianalità, due marchi di fabbrica dell’intera produzione Noctis. Realizzato in cuoio intrecciato a mano, il letto è dotato di rulli testata con rivestimento in pelle abbinato alla base ed è disponibile in due differenti colori, nero e testa di moro.
Mobili della camera da letto matrimoniale
Se il letto matrimoniale è senza ombra di dubbio e sotto ogni punto di vista il nucleo centrale della camera da letto, di fatto non è il solo elemento di arredamento che la caratterizza. Attorno ad esso, l’ambiente si arricchisce grazie ad una serie di strutture funzionali, utili sia per vivere la stanza al massimo delle proprie possibilità, sia per accentuarne l’identità giocando sull’omogeneità di stili o su studiati contrasti di materiali e colori. Comodini, tavolini, poltrone, armadio e cassettiere e lampade sono alcuni fra gli elementi che, insieme al letto, finiscono per caratterizzare la personalità e la funzionalità della camera da letto. Rientrano in questa categoria tutta quella serie di mobili pensati prettamente per la zona notte, e quindi per la camera da letto, con lo scopo di contenere biancheria pulita, lenzuola, federe e trapunte e in generale tutta quella serie di oggetti e prodotti che potrebbero tornare comodi all’interno di questo ambiente. Anche i più classici armadi, pensati per contenere il proprio intero guardaroba, sono un elemento che è facile trovare nella stragrande maggioranza delle camere da letto. Zalf propone una vasta gamma di soluzioni in questo senso, fra le quali rientra anche il modello Combi System in lignum dark con anta battente Plan XL, finitura ardesia e maniglia titano, anta battente Teca in vetro trasparente e telaio in alluminio con finitura in titanio. Tutta la composizione arredativa sposa il lignum dark come materiale principale: anche il letto Bed45 e la testata Tex e il comò Plan con piano interno vetro laccato opaco cenere sono infatti così composti.
I colori della camera da letto
Oltre alla scelta “quantitativa” per quel che riguarda gli elementi di arredamento della camera da letto, a contribuire all’identità e allo stile dell’ambiente ci sono anche i colori e i materiali dei vari prodotti che andranno ad occuparne l’interno. Come abbiamo già detto, si può giocare per assonanze (prediligere un singolo materiale e una singola tonalità per tutti gli elementi di arredamento) o per dissonanze (puntando dunque su calibrati contrasti cromatici e materici). Calligaris prende molto sul serio questa missione, attraverso l’offerta di un vasto catalogo di mobili notte (cassettiere, comodini e scaffali) capaci di giocare in maniera studiata e consapevole con gli altri elementi d’arredamento. Per quanto riguarda ad esempio i comò, sono i cassetti ad essere messi in risalto, diventando parte integrante della struttura della camera tout court e creando una connessione immediata con ogni altro elemento caratterizzante l’ambiente. Parallelamente, i letti con testiera in legno sono progettati e pensati in modo che le loro venature richiamino le rifiniture degli altri mobili, per un continuo rimando bilaterale di materiali e stili. La scelta nell’abbinamento di letto e mobili non è dunque mai affidata al caso, ma sempre tarata su elementi stilistici ben precisi. Anche i colori lasciano grande spazio alla fantasia del cliente, chiamato a realizzare accostamenti che gli consentano di personalizzare al massimo la propria camera da letto. Le configurazioni fra cui scegliere sono molto numerose: ci limitiamo a segnalare quelle in legno di colore naturale e poste verticalmente, che donano luminosità a tutta la stanza, e quelle di colore scuro, per un effetto di maggiore eleganza e stile inconfondibile.
In linea di massima, trattandosi di una stanza deputata prettamente al relax e al riposo, possiamo comunque dire che a livello cromatico sono sconsigliate le tonalità e i colori più intesi, sia per i mobili che per le pareti. Vanno invece bene tonalità pastello più delicate, come rosa, salmone, verde-giallo, crema e beige, capaci di distendere i nervi favorire un buon sonno. A braccetto con i colori, ci pensano poi i materiali caratterizzare il mood e l’atmosfera della camera da letto. Di nuovo, le strutture in legno uniscono come nessun altra semplicità e design ricercato. Unite al vetro temprato sui piani orizzontali contribuiscono alla creazione di soluzioni di grande impatto che siano però allo stesso tempo adattabili a qualsiasi tipologia di camera. Ad esaltare al massimo la componente del design dei mobili Calligaris contribuisce anche il sistema push/pull delle cassettiere, per una pulizia di linee senza eguali (in foto un esempio di camera da letto tutta giocata sui rimandi fra gli elementi della collezione Boston). In generale, rispetto a metalli e vetri il legno resta l’elemento più versatile, in grado di adattarsi sia agli stili più tradizionali e classici che a quelli più moderni e d’avanguardia. Per questo continua a farla da padrone, potendo vantare come nessun altra tipologia di materiale la capacità di adattarsi ad ogni tipo di situazione restituendo, a seconda delle esigenze, sensazioni e mood differenti.
Camera da letto Singola in stile moderno
Quanto detto per le possibilità di arredamento di una camera da letto matrimoniale moderna vale anche per una camera da letto singola, all’interno della quale lo stile pulito, raffinato e – perché no – per certi versi minimale contribuisce a un colpo d’occhio di grande impatto, senza dover peraltro rinunciare del tutto ad elementi decorativi. Un esempio di quanto detto arriva dalla proposta di Twils, azienda con 20 anni di esperienza nel settore dei letti tessili imbotti, dei complementi e della biancheria. Le coordinate sulle quali si muove la proposta seguono l’evoluzione del design e delle ultime tendenze, assimilate e reinterpretate secondo lo stile particolare del marchio, fra estetica e funzionalità. Con Camelia, ad esempio, il letto singolo è il fulcro della camera da letto, all’interno del quale si collocano pochi e mirati elementi d’arredamento che contribuiscono – per estetica, forma e colore – a donare un tocco deciso e incisivo di modernità a tutto l’ambiente nel suo complesso.
Partendo dal presupposto che il letto è l’unico vero elemento insostituibile all’interno di una camera – per l’appunto – da letto, qualsiasi altra componente arredativa può essere vista come una struttura aggiuntiva inserita nell’ambiente, con lo scopo di caratterizzarlo ulteriormente dal punto di vista della funzionalità, dello stile e del mood generale che si vuole ottenere. Comodini, cassetti, armadi, settimanali, elementi di illuminazione: la gamma di prodotti fra i quali scegliere è molto ampia, ma non è detto che serva per forza un esemplare di ciascuno di essi affinché una camera da letto possa definirsi completa. Anzi, se si decide di seguire uno stile più moderno e minimale, è consigliabile togliere anziché aggiungete, purché tale operazione venga fatta con criterio e avendo ben chiaro il risultato finale che si vuole ottenere. Una cosa è certa: a livello di impatto visivo e di sensazioni trasmesse, una camera da letto per la quale si siano scelti pochi elementi di arredamento ben calibrati e dalla personalità decisa funziona molto bene; al contrario, un ambiente troppo “pieno”, rischia di risultare caotico, soffocante e – alla lunga – disturbante. A tal proposito, fra le soluzioni proposte da Flou segnaliamo la collezione Amal, composta semplicemente da letto e lampada. Due soli elementi arredativi per una soluzione di massimo impatto.
Il letto rientra pienamente nei crismi della produzione Flou: a caratterizzare il suo stile forte ci pensa il dettaglio dei profili metallici che trattengono il rivestimento della testata, quasi contrapponendosi alla sua morbidezza. Essi sono realizzati in tre finiture, oro lucido, brunito opaco e nickel nero lucido, così da facilitare l’accostamento ad ogni tipo di rivestimento. La base del letto è imbottita e rivestita, così come la testata, in tessuto, pelle o ecopelle totalmente sfoderabili. Inoltre, la struttura è disponibile con piano a doghe regolabili, con contenitore salvaspazio o con rete a movimento Motion4. Per quanto riguarda le misure del matrimoniale è possibile scegliere fra quattro opzioni: 160×200 centimetri, 170×200 centimetri, 180×200 centimetri e 200×200 centimetri; ad esse si aggiunge inoltre la lunghezza speciale di 210 centimetri. La lampada a piantana a Led vanta un profilo elegante che ne avvalora la componente estetica anche da spenta, e mostra il suo carattere speciale nel diffusore i cuoio (disponibile in nove colori: naturale, moka, nero, bulgaro, tabacco, sabbia, fango, nocciola, tortora), la cui curva sagomata è frutto di un sapiente lavoro manuale. La struttura riprende le stesse finiture dei dettagli metallici della testata del letto (oro lucido, brunito opaco, nickel nero lucido). La coesione fra i due elementi e il loro forte impatto estetico ci permettono di affermare come, in questo caso, la forza della composizione della camera da letto sia inversamente proporzionale al numero di elementi in essa contenuti.

Bonus ristrutturazioni per chi compra casa
Novità per le agevolazioni fiscali.
Per la riduzione del rischio sismico degli edifici . Questa la novità contenuta nella nuova edizione della guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”, pubblicata dalle Agenzie delle Entrate. Ci sono anche le detrazioni fiscali che spettano all’acquisto di case antisismiche introdotte del decreto legge n. 50/2017.
Quando gli interventi che danno diritto alle detrazioni sono realizzati nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1” (fare riferimento all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519/2006, pubblicata nella GU 108 dell’11 maggio 2006), chi compra un immobile facente parte di un edificio demolito e ricostruito può usufruire di una detrazione pari al 75% del prezzo di acquisto (se i lavori hanno ridotto di una classe il rischio sismico dell’edificio) o all’85% (se si passa a due classi di rischio inferiori). Il prezzo di acquisto su cui calcolare la detrazione è quello dell’atto pubblico di compravendita, comunque la detrazione non deve superare un massimo di 96mila euro.
Scarica la Guida delle Entrate sulle ristrutturazioni aggiornata al 22 settembre
Nello specifico:
La legge di bilancio 2017 aveva previsto la possibilità di usufruire di detrazioni più elevate se la realizzazione degli interventi di ristrutturazione comporta una riduzione del rischio sismico. Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, ecco le detrazioni possibili:
- detrazione del 70%, su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare, se i lavori portano a una classe di rischio sismico inferiore
- detrazione dell’80%, se si passa a due classi di rischio in meno
- L’agevolazione riguarda non solo i lavori eseguiti su edifici ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2 ma anche su quelli situati nella zona 3. Vale per tutti gli immobili abitativi, non solo le abitazioni principali ma anche quelli destinati ad attività produttive.
Il bonus ristrutturazioni scade?
La guida ribadisce anche che la detrazione 50% per interventi di ristrutturazione (quelli “normali”, che non comportanto miglioramento antisismivo) dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Riguardo alle spese sostenute per interventi di adozione di misure
antisismiche, valgono fino al 31 dicembre 2021.

Fengh Shui e la valutazione di una casa dal punto di vista energetico
Il Feng Shui è una antichissima dottrina cinese e tibetana di oltre cinquemila anni che letteralmente significa “ vento e acqua”, in onore ai due elementi naturali che plasmano la terra e che ne possono determinare la salubrità. Anche oggi in Cina, in Corea e nel Sudest asiatico spesso ci si rivolge a un Maestro di Feng Shui per la scelta del terreno su cui edificare, per l’orientamento della casa e della porta principale, per scegliere addirittura talvolta la data di inizio della costruzione. Un Maestro di Feng Shui, secondo la tradizione, è ritenuto in grado di valutare una casa dal punto di vista energetico.
In linea generale, secondo i principi di questa dottrina, una casa dovrebbe essere quadrata o rettangolare, comunque sia con forma regolare. Dovrebbe inoltre avere delle piante alte che proteggano il suo lato esposto a Est, delle piante più basse a Ovest, una collina o un grosso masso a Nord. Il Feng Shui ritiene propizio anche un corso d’acqua che scorra nelle vicinanze della casa con andamento calmo oppure un piccolo lago posizionato a Sud.
Il Feng Shui oltre al concetto di bello e armonico è strettamente legato alla geomanzia, ovvero al rispetto degli equilibri sottili – energie della terra, telluriche ed energie del cielo. Lo spazio in cui viviamo e lavoriamo, secondo il Feng Shui, possiede una struttura energetica, uno schema vibratorio nel quale noi ci incastoniamo più o meno in maniera equilibrata e armonica, di certo in modo tale da poter condizionare la nostra personalità e le nostre attività.
Luogo importantissimo per questa millenaria dottrina, all’interno di una casa, è la camera da letto. Quest’ultima deve trovarsi posizionata il più lontana possibile dall’ingresso principale e dalla strada, possibilmente di fronte a un paesaggio naturale. Il letto deve essere collocato trasversalmente, più propriamente con la testa rivolta a Nord e i piedi a Sud, comunque mai con piedi o testa che puntino direttamente verso l’ingresso della camera. Nota particolare : il Feng Shui consiglia di non collocare specchi nella camera da letto per la loro capacità di disturbare il campo energetico. Coprendo gli eventuali specchi presenti con dei teli, durante la notte, migliora notevolmente la qualità del sonno.
L’acqua è un elemento potente, legato simbolicamente all’abbondanza sotto ogni profilo e alla comunicazione, pertanto dovrebbe essere sempre presente negli ambienti interni della casa – anche sotto forma di armoniche e rilassanti fontane zen.

Piante in casa, soluzione per l’inquinamento domestico.
Soluzioni naturali da adottare in casa
L’inquinamento domestico è provocato da molti prodotti che utilizziamo abitualmente e che rilasciano nell’aria sostanze tossiche, ad esempio il fumo dei camini, di sigaretta, gli spray deodoranti, le lacche per capelli, insetticidi, vernici, collanti e molti altri. Tutti questi elementi possono causare allergie, giramenti di testa, stati di affaticamento, asma e altre complicazioni molto serie.
Rendere la casa sicura con i rimedi per ridurre l’inquinamento domestico è fodamentale.
Vediamo come fare per sanificare il nostro salotto e la nostra camera da letto con i consigli del WWF.
Il 90% delle abitazioni, secondo uno studio americano, sono a rischio ma possiamo evitare i problemi maggiori con le piante in casa giuste.
Si sa che le piante hanno tanti aspetti positivi: rallegrano l’ambiente con i loro colori, sono una cura anti stress, regolano il livello di umidità degli ambienti, restituiscono ossigeno assorbendo l’anidride carbonica, tramite la fotosintesi clorofilliana.
scopriamo insieme quali sono:
Aloe (Aloe vera)
L’aloe è una pianta cosiddetta succulenta, in grado di incorporare nei suoi tessuti molti liquidi, che poi assorbe lentamente, per poter sopravvivere anche in ambienti aridi. Crescere in appartamento per lei non sarà quindi un problema, basta posizionarla vicino a una finestra ben illuminata. Ci aiuterà a eliminare il benzene e la formaldeide.
Dracena (Dracena marginata)
Questa pianta riesce a filtrare molte sostanze tossiche, come xilene, tricloroetilene e formaldeide presenti in lacche e vernici. Le lunghe foglie appuntite dai margini rossastri, molto decorative, crescono su un fusto che può arrivare anche a un’altezza di diversi metri.
È una pianta di origine tropicale e per crescere bene necessita di un clima leggermente umido; per questo sarà preferibile non accostarla troppo alle fonti di calore diretto, come i termosifoni, che seccano l’aria, o in zone di correnti fredde. Evitate i ristagni d’acqua nel sottovaso!
Ficus (Ficus benjamina)
È una pianta di origine asiatica che può raggiungere i 30 metri di altezza, ma, niente paura, in casa al massimo arriva a un metro o poco più! Ha delle foglioline leggere, di un bel verde brillante, e una chioma densa. Il fusto, di colore chiaro, è spesso costituito da più fusti attorcigliati tra loro. Ama gli ambienti caldi e luminosi e necessita di annaffiature regolari. È molto efficace nell’assorbire formaldeide, tricloroetilene e benzene
Spatifillo (Spathiphyllum Mauna Loa)
I suoi candidi fiori ricordano un giglio, è una pianta molto graziosa, dalle lunghe foglie verde intenso. È abbastanza facile da coltivare e se annaffiata regolarmente e posta in penombra regala delle belle fioriture abbondanti. Ma lo Spatifillo non è solo decorativo: è anche capace di assorbire benzene, formaldeide, tricloroetilene, toluene exilene. Un vero prodigio della natura!
Palma di bamboo (Chamaedorea sefritzii)
Questa piccola palma cresce bene in zone d’ombra e spesso produce fiori e piccoli frutti. È uno dei migliori filtri naturali contro il benzene e il tricloroetilene ma è anche capace di neutralizzare la formaldeide.
Aglaonema (Aglaonema Crispum Deborah)
L’Aglaonema cresce anche in condizioni di scarsa luce e produce fiori e frutti rossi. È in grado di filtrare diversi inquinanti atmosferici
Queste sono solo alcune tra le piante che ci possono aiutare a depurare l’aria in casa e ancora una volta, la natura, ci dimostra di avere sempre soluzioni efficaci ad impatto e costo zero.

La trasformazione di un vecchio cementificio in una surreale casa- studio
Ricardo Bofil e la sua architettura post-moderna
Nel 1973 l’architetto Ricardo Bofill, il celebre maestro del post modernismo, scopre nella periferia di Barcellona un antico cementificio, se ne innamora, lo acquista.
Si trattava di un complesso industriale di inizio secolo composto da trenta silos, gallerie sotterranee, una enorme sala macchina, una suggestiva superficie di 3100 mq. La fabbrica era abbandonata e parzialmente in rovina, nei fatti era una somma di elementi surreali: scale che non conducevano in alcun luogo, possenti strutture di cemento armato che non reggevano nulla, elementi in ferro sospesi nel vuoto, spazi deserti pieni di magia silenziosa.
Cement Factory Conversion
Il vecchio cementificio in due anni diventa una piccola oasi di architettura e oggi gli studi/uffici ospitano, ogni giorno, quaranta architetti. Bofill è riuscito in una resa estetica stupefacente, a tratti surreale anche nella avvenuta trasformazione del complesso industriale.
Ha usato diversi materiali: pavimenti in marmo e in legno di latifoglie, luci moderne, strette finestre ad arco e soffitti altissimi che ricordano le origini industriali dell’edificio. Con l’aiuto degli artigiani catalani, il cementificio è stato trasformato in una struttura moderna dal design unico, con false prospettive applicate alle pareti esterne e anche ad alcune interne. Molte parti in calcestruzzo sono state lasciate grezze , altre rivestite di intonaco.
In questa atmosfera Bofill ha amato programmare, inquadrare in un contesto logico, ragionato, quasi ritualizzato, in contrasto con la sua turbolenta indole e vita da nomade, come egli stesso ha affermato più volte.
La magia è rimasta, forse quella della contraddizione.
Dimora-studio e giardini
La Fabrica, come comunemente viene ormai chiamata, oggi è insieme atelier e dimora privata dell’architetto. Questo magnetico luogo ai confini della meravigliosa città di Barcellona sfoggia saloni spaziosi, archivi, una biblioteca, una sala di proiezione e uno spazio di enormi dimensioni, definito “la Cattedrale”, dove celebrare ogni tipo di attività culturale : mostre, concerti, proiezioni.
Uguale passione di trasformazione Bofill ha usato per gli spazi esterni che oggi sono lussureggianti giardini di eucalipti, ulivi, cipressi e palme, moltissime superfici esterne sono letteralmente coperte di vegetazione. Una vertigine verde.
L’atelier si chiama esattamente Ricardo Bofill Taller de Arquitectura ed è possibile visitarlo inviando una richiesta al seguente indirizzo : tallerbcn@bofill.com
Mentre acquisivo informazioni a proposito de La Fabrica, mi domandavo cosa avesse attirato Bofill di quel fatiscente reperto industriale nel 1973 , cosa avesse visto oltre e come. Mi dicevo che non l’avrei mai saputo. Invece no, ho trovato una sua intervista e vi lascio le sue parole : “Davanti a me c’erano trenta silos enormi, un camino altissimo, quattro chilometri di sotterranei, gigantesche sale macchine. Durante la mia prima visita di colpo ho pensato che una cosa terribile poteva essere trasformata in qualcosa di molto bello, come l’idiozia può, a volte, trasformarsi in genialità”.
Ecco, l’architetto mi ha anche dato una lezione gratis.

Come essere primi sui motori di ricerca
Essere tra i primi posti sui motori di ricerca risulta essere sempre più importante oggigiorno, se pensiamo che qualsiasi cosa la si cerca online e statisticamente l’utente medio non va oltre la seconda pagina dei risultati ottenuti, capirai che diventa essenziale per il proprio business stare li in alto nelle classifiche dei motori di ricerca.
Per far ciò è necessario ricorrere al SEO
Con il Termine SEO si intende indicare quell’insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, nei risultati non a pagamento, detti risultati “puri” o “organici“.
S.E.O. è una sigla inglese (acronimo) che sta per Search Engine Optimization, tradotto letteralmente: “ottimizzazione per i motori di ricerca“.
Una ottimizzazione SEO fatta bene, con i dovuti accorgimenti, potrà aiutare molto il tuo sito web a crescere nella rete ed aumentare traffico ed iscritti. Un aspetto da non sottovalutare in nessun caso, ma soprattutto se vuoi guadagnare con il tuo sito, se hai un e-commerce o comunque vuoi trarre profitto dalla pubblicità, dalle affiliazioni o dalla vendita di consulenze.
Questa guida é stata pensata per aiutare chi si sta avvicinando al mondo SEO descrivendo tutte le aree del SEO — dall’individuazione dei termini e delle frasi che possono generare traffico, all’ottimizzazione on-site per rendere il sito facilmente accessibile dai motori, dalla sviluppo di strategie di link building alle tattiche per promuovere il valore distintivo dell’offerta del sito/organizzazione.
Non preoccuparti se vai in confusione con tutta questa roba, non sei il solo.
Se stai leggendo questa guida sicuramente non sarai un’esperto SEO o molto probabilmente ne hai sempre sentito parlare o ti stai domandando se il tuo sito ne ha veramente di Bisogno?
La risposta è SI!
Iniziamo subito.
La prima cosa da fare è analizzare il sito internet e capire come è stato impostato dal web master che lo ha realizzato. Questo lo si può fare attraverso l’utilizzo di alcuni tool gratuiti, noi lo faremo attraverso questo tool veramente ben fatto e potente SEO TESTER ONLINE
SEO TESTER ONLINE è uno strumento gratuito e tutto italiano per effettuare l’analisi SEO on-site di una pagina web, che offre un prezioso compendio per comprendere quali fattori limitano il corretto posizionamento sui motori di ricerca. Il software è semplice e immediato e, a differenza di molti servizi internazionali, offre un report a seguito delle analisi completamente in italiano.
Per utilizzare lo strumento è sufficiente inserire l’url della pagina da analizzare e premere sul tasto INVIO, il tool dopo circa un minuto effettuerà una analisi di diversi aspetti SEO dell’url dato in pasto allo strumento.
Analizzando il sito uscirà una valutazione espressa in centesimi. Questo punteggio è dato dall’analisi di 5 fattori diversi:
- Base
- Contenuto
- Performance mobile
- Performance web
- Social
Non spaventatevi del risultato che apparirà tanto la media dei siti che andrete ad analizzare non supererà il 50 su 100
I parametri di cui dovete tenere conto sono BASE, CONTENUTO e PERFORMANCE no che il social non sia importante, ma per una fase iniziale questo valore non è strettamente necessario.
Seguendo i consigli dati dal Tool potete far modificare il vostro sito web andando inizialmente a perfezionare la vostra macchina. Nella maggior parte dei casi, il vostro sito non avrà un titolo ben definito che individui chi siete e cosa fate, non avrà una descrizione accurata e non avrà ben definito le testate H1 H2 H3 H4, nei casi più disperati non avrete nemmeno una site maps .
Seguendo le indicazioni di SEO TESTER ONLINE insieme al vostro web master o direttamente voi cominciate a dare una struttura al vostro sito web.
- Tag Title: Il titolo di ogni pagina deve essere conciso e chiaro non deve superare i 70 caratteri e non deve essere uguale ad altre pagine del sito (eviterei titoli come CHI SIAMO, HOME etc. etc.)
- Tag Description: La descrizione anch’essa chiara e concisa non deve superare i 170 caratteri e dovete pensarla per il lettore e non per i motori di ricerca.
- Testate H1: La testata H1 non è altro che testo con importanza pari al titolo e serve per i motori di ricerca a capire di cosa vi occupiate, quindi createlo simile al titolo della pagina e per ogni pagina ci deve essere un solo Tag H1
- Tag H2: per quanto riguarda il tag H2 abbiamo la possibilità di mettere massimo 3 tag H2 e non sono altro che dei sottotitoli anch’essi con la funzione di far capire sempre meglio di cosa ci occupiamo
- Tag H3 H4 etc qui non ci sono vincoli di quantità
- File Robotz: Un file robots.txt è un file di testo memorizzato nella directory principale del sito e che indica quali parti di tale sito non sono accessibili ai crawler dei motori di ricerca. Questo aiuta sempre a capire cosa facciamo.
- Site Maps: Le Sitemap consentono ai webmaster di indicare ai motori di ricerca le pagine dei loro siti disponibili per la scansione. Nella sua forma più semplice, una Sitemap è un file XML contenente gli URL di un sito insieme ai rispettivi metadati aggiuntivi (data dell’ultimo aggiornamento, frequenza tipica delle modifiche, importanza rispetto agli altri URL del sito) che consente ai motori di ricerca di eseguire la scansione del sito in modo più efficiente.
Dopo aver sistemato la parte on-site del nostro sito dobbiamo creare un’account su Google web master Tool
Google web master è uno strumento per far sì che il vostro sito sia ben indicizzato relativamente alla ricerca su Google, ovvero che sia posizionato nel miglior modo possibile tra i risultati della ricerca.
L’uso di Google Webmaster Tools va di pari passo con l’attività di SEO e se il vostro sito è un sito dinamico (ovvero aggiornato frequentemente) usare Google Webmaster Tools è di fatto imprescindibile.
Il suo utilizzo non è complicato in poco tempo si riesce a capire i funzionamenti base.
Fatto questo, ripetiamo l’operazione anche su Bing web master tool
Ci siamo, abbiamo terminato la fase più semplice della SEO adesso inizia la fase più complessa e per alcuni aspetti anche più interessante ed affascinante.
Google come la maggior parte dei motori di ricerca analizza non solo la struttura del nostro sito, ne osserva il comportamento che i visitatori hanno nei suoi confronti e come viene visto e valutato dall’universo di internet con cui ci rapportiamo. Queste valutazioni immaginatele come le recensioni che si leggono su trip advisor, più un ristorante (ad esempio) ha buone recensioni più si sarà propensi ad andare a mangiare una pizza. Il nostro sito anch’esso è soggetto a valutazioni, in modo diverso senz’altro , ma il linea teorica è la stessa cosa. Immaginate come se ogni link esterno (quindi un altro portale che abbia un link il quale rimandi al vostro sito) fosse una recensione positiva. Più link che rimandano al vostro sito avete, più google e i motori di ricerca avranno valutazioni positive nei vostri riguardi. Questa attività si chiama Back link.
Quindi, come posso ottenere una Buona Back link?
Per ottenere una buona back link per il vostro sito ci sono varie tecniche, e tutte queste tecniche SEO vengono chiamate Link Bulding.
La link building è una tecnica SEO volta a incrementare il numero di link in ingresso verso un sito web. Lo scopo di questa pratica, in sostanza, è quello di incrementare la popolarità del sito in questione, a volte per conferire maggiore autorevolezza alla fonte, altre per motivi prettamente commerciali. Un tempo Google dava molto valore al numero di questi link, tanto che anche un sito scadente poteva posizionarsi molto bene su Google se aveva un buon numero di link in ingresso. Oggigiorno, per quanto persistano nelle prime posizioni di Google alcuni siti scadenti, le cose sono cambiate: il motore di ricerca non valuta solamente il numero dei link, ma tiene conto della loro provenienza, della loro qualità, della loro natura e probabilmente di molti altri aspetti. I link provenienti da siti web affidabili continuano ad essere un indicatore di valore per Google, mentre quelli costruiti ad hoc per permettere un miglior posizionamento sono spesso considerati negativamente, e possono portare a una penalizzazione manuale: non solo il sito non migliora la propria posizione su Google, ma probabilmente la vedrà peggiorare oppure verrà ignorato.
In termini pratici, la link building più sicura è quella che avviene in modo naturale (Link earning), cioè senza l’intervento diretto del webmaster e senza alcun genere di forzature: è il caso, ad esempio, della citazione di fonti.
Qui di seguito ti elencherò alcune tecniche per ottenere link gratis
1)Una tra le cose più facili e semplici da fare è che la si fa in ogni lavoro che si comincia e quella di guardarsi intorno e vedere se ci sono amici o parenti che possono aiutarci, in questo caso se avete amici o parenti che hanno un sito web, chiedete a loro di mettere un link o un banner sul loro sito che rimandi al vostro sito.
2) Aggiungere il proprio sito in liste online di attività locali può portare buoni link, considerati rilevanti per il vostro settore d’interesse e per l’area geografica della vostra attività.
3)Iscrivere il vostro sito web su delle directory
4)Creare contenuti di valore. Se non lo avete già fatto, inserite sul vostro sito web un blog dove potete scrivere degli articoli in cui aiutate i vostri clienti, date consigli. Ormai non c’è più ragione per la quale un’azienda non debba avere un suo blog aziendale. Così dice Matt Cutts, membro del team anti spam di Google. Un blog infatti è un’ottima maniera per comunicare con il pubblico, per mostrare la propria conoscenza nel proprio settore di business, e per far sentire i clienti più parte dell’azienda, comunicando valori e cultura aziendale al meglio.
Un’altra cosa da fare è attivare la Google places e Bing Places inserendo della descrizione non solo il nome dell’attività ma anche le parole chiavi principali con cui vogliamo essere trovati.
Conclusioni
In questo breve articolo ti ho spiegato come iniziare a fare SEO e i procedimenti base, ricordati che è di fondamentale importanza l’utilizzo della Search Console di Google e delle Sitemap, ma anche una strategia di creazione di link e contenuti di qualità. Se non vuoi che Google indicizzi alcune sezioni del tuo sito, puoi utilizzare il file robots.txt per dare istruzioni ai bot.
Se hai domande o suggerimenti non esitare a lasciare un commento in basso.

Come sostituire un tubo flessibile fai da te
Imparare a riparare da solo un rubinetto tradizionale che gocciola fa risparmiare sia tempo che denaro.
I tubi flessibili sono dei tubi di gomma rivestiti da una maglia di acciaio che li rende, come dice il nome stesso, flessibili.
Sostituire un tubo flessibile che perde non è particolarmente complicato ed è alla portata di chiunque voglia cimentarsi col Fai da Te.
I tubi flessibili sono molto spesso utilizzati per i rubinetti delle cucine, delle lavanderie, servizi in generale e vaschette esterne del wc , proprio per il fatto che la loro flessibilità agevola la loro installazione.
Una volta che siamo certi che il tubo flessibile sia la causa di una perdita d’acqua dobbiamo procedere con la sua rimozione e sostituzione con uno nuovo.
Se non siete pratici di sezioni, passo della vite ecc. non perdete tempo recandovi alla ferramenta per chiedere consiglio: portategli direttamente il tubo flessibile vecchio!
Prima di iniziare, ricordatevi di chiudere la valvola dell’acqua del tubo che serve il lavandino o sanitario che sia oppure chiudete la valvola generale e solo dopo procedete con lo smontaggio del nostro flessibile.
Utensili necessari
- 1 set di chiavi inglesi (o chiave a pappagallo)
- 1 cacciavite a testa piatta
- 1 assortimento di guarnizioni
- 1 rotolo di teflon
Una chiave inglese o a pappagallo è uno strumento jolly che dovrebbe bastarvi per smontare e rimontare il tubo ma se trovate una chiave su misura e magari anche una chiave aggiuntiva, sarà ancora meglio.
Se il tubo che andate a sostituire è abbastanza vecchio, noterete che attorno al filetto troverete della canapa i cui filamenti rimasti dovranno essere rimossi per bene dalle parti di tubazione in cui sono rimasti.
Se portiamo il nostro vecchio tubo alla ferramenta potremo essere sicuri (se il negoziante non è capitato lì per caso) che il nuovo flessibile sia uguale al precedente.
Come faccio a scegliere dei buoni flessibili?
I flessibile che troviamo in ferramenta o nei negozi di sanitari sono tutti “buoni” nel senso che generalmente hanno un tubo in gomma interno rivestito da una maglia di acciaio esterna.
Si possono anche acquistare online ma in questi casi è molto meglio andare in negozio e farsi consigliare
Ogni tubo è composto da una estremità filettata che si chiama “maschio” e una estremità, in cui vi è un dado filettato all’interno, che si chiama “femmina”; all’interno del dado noterete anche una guarnizione di tenuta in gomma.
Prendiamo il nostro nuovo tubo e avvolgiamo intorno alla parte filettata il nastro di Teflon.
Il teflon è un materiale che ha quasi sostituito la canapa come sigillante contro le perdite d’acqua in quanto è facilissimo da avvolgere e possiede migliori caratteristiche di inalterabilità. Avvolgiamo il teflon intorno alla parte filettata evitando con cura di ostruire il foro del tubo ma, in primo luogo osserviamo in che direzione gira il tubo per installarlo. Quasi sempre un tubo si stringe in senso orario e anche il teflon, durante l’applicazione deve seguire il senso orario intorno al filetto. La quantità di teflon da applicare è sempre un’incognita specie per chi affronta il lavoro per la prima volta.
Cercate comunque di applicare il teflon fino a quando le scanalature della filettatura diventano meno evidenti ma non fino a quando scompaiono completamente. Se il teflon è troppo poco la perdita d’acqua è assicurata e se è troppo avremo problemi persino a far prendere la vite del filetto.
Ora avvitate il “maschio” sul tubo e nel muro e stringete accuratamente con la chiave inglese fino a quando, esercitando uno sforzo ragionevole, non riusciremo più a ruotare il tubo.
Ora non rimane che collegare nuovamente il tubo al rubinetto del lavabo.
Per avvitare avremo la necessità, in questo caso, di avere a disposizione due chiavi inglesi o due chiavi per far sì che durante il serraggio non ruoti anche il dado fissato sulla cassetta. Con una chiave terremo fermo il dado sulla cassetta, quindi, e con l’altra avviteremo il dado del tubo flessibile.
Una volta che avrete serrato saldamente anche questa parte, il lavoro è concluso.
Non sempre vi riuscirà un lavoro perfetto la prima volta, ma questo non è necessariamente un male: se il lavoro non è riuscito avremo la possibilità di ripeterlo facendo tesoro dell’errore che abbiamo fatto in precedenza.
Apriamo la valvola dell’acqua e vediamo se dai punti di giunzione del tubo flessibile appena installato vi sono delle perdite d’acqua. Verificate anche dopo qualche tempo se vi sono delle goccioline.
Se dopo il lavoro eseguito il nostro lavandino perde ancora, non disperate! Contattate un idraulico iscritto su Espliko e sicuramente risolverete il problema di casa.

Rinnova la tua casa con 7 tecniche di pittura
Quando ci si appresta a imbiancare casa, scegliere la tecnica di pittura più adatta da utilizzare è una delle fasi più importanti. Sebbene l’effetto visivo finale sia l’elemento più rilevante per orientarsi nelle svariate tecniche di pittura per interni, una delle prime considerazioni da effettuare riguarda il tempo a vostra disposizione e la spesa che desiderate sostenere. Stabilire in anticipo un budget oltre il quale preferite non andare e pianificare i tempi necessari per realizzare la tinteggiatura, vi aiuterà a svolgere questo lavoro con serenità e precisione.
Scegli la tecnica di pittura che più ci piace!
Dipingere casa con il rullo classico
La tecnica di pittura con rullo è una tra le più facili da realizzare. Il rullo permette di ottenere un risultato pulito ed omogeneo con meno passaggi e tempi di lavoro inferiori.
Il rullo, composto da una struttura cilindrica rotante ricoperta di spugna o altro materiale adatto alla pittura che, installata su una impugnatura di plastica o metallo, rilascia gradualmente il colore sulla parete.
Utile per coprire in breve tempo vaste aree di superficie, la tecnica di pittura con rullo si esegue versando nell’apposita vaschetta un quantitativo di vernice che non superi i 2 cm di spessore e immergendo il rullo nel contenitore affinché la spugna assorba il colore
Dopo aver lasciato scolare l’eccesso di vernice, si procede facendo scorrere il rullo più volte sulla stessa porzione di parete. Per garantire un risultato ottimale, eseguite movimenti costanti avanti e indietro e dall’alto verso il basso, dipingendo un metro quadro alla volta.
Dipingere casa con il rullo decorativo
Per dare alla parete un effetto personalizzato è inoltre possibile avvalersi di rulli decorativi che, grazie alle scanalature presenti sulla superficie, consentono di disegnare con precisione motivi geometrici e ornamentali di particolare impatto visivo.
Le tecnica da utilizzare è la stessa del rullo classico, quello che cambierà sarà solo l’effetto finale.
Con questi rulli potete dare via libera alla vostra fantasia e creatività, in commercio ci sono centinaia di trame differenti per realizzare infinite personalizzazioni delle vostre pareti di casa.
Tecnica di pittura con pennello
La tecnica di pittura con pennello che è sicuramente una tra le più usate ed è usata molto dagli amanti del fai da te, grazie all’utilizzo di strumenti familiari, facilmente maneggiabili anche da chi si appresta a dipingere casa per la prima volta. Questa tecnica è l’ideale per tinteggiare qualunque zona della casa.
Per dipingere una parete con la tecnica di pittura con pennello occorre procurarsi un tipo di pennello più propriamente detto pennellessa, di medie dimensioni, comprese tra i 10 e i 15 cm, adatto a stendere la pittura sulla maggior parte del muro, e alcuni pennelli più contenuti per rifinire gli angoli e i bordi e per gli ultimi ritocchi.
Una volta preparata la vernice da utilizzare, diluendola in maniera adeguata, sarà sufficiente intingere la pennellessa nel contenitore di vernice fino a metà della sua lunghezza, lasciare scolare l’eccesso e stendere poi la pittura con movimenti verticali, seguite da strisce orizzontali e nuovamente verticali.
Bisogna suddividere l’area da trattare in quadrati virtuali di circa un metro per un metro. Procedete quindi a dipingere l’intera superficie dipingendo un quadrato alla volta.
Tenete presente che la tinteggiatura va eseguita partendo sempre dal lato più vicino alla fonte di luce e procedendo verso la parete opposta, vi consigliamo di iniziare a dipingere dal soffitto per avere la possibilità di coprire successivamente eventuali schizzi o sbavature di colore.
Tecnica di pittura a effetto Spugnato
Semplice e veloce da eseguire, la tecnica di pittura a effetto spugnato prevede la tinteggiatura dei muri attraverso l’utilizzo di una spugna che, dopo essere stata immersa nella vernice, viene tamponata sulla parete creando un effetto sfumato e modulabile. Anche questa tecnica di pittura è facilmente realizzabile con il fai da te.
Per eseguire la tecnica di pittura ad effetto spugnato è necessaria una spugna marina di grandezza non superiore ai 20 cm e una o più vernici colorate. In primo luogo occorre preparare la superficie da dipingere stendendo una mano di pittura bianca o colorata in maniera omogenea; in secondo luogo, prelevate con la spugna una quantità non eccessiva di vernice e procedete a tamponare delicatamente la parete con movimenti veloci e costanti.
Se si desidera un effetto più movimentato è possibile variare la pressione, la distanza dei segni e la direzione di movimento impressa alla spugna. Nel caso si voglia sovrapporre più colori è bene ricordarsi di lasciare asciugare la vernice tra un’applicazione e l’altra.
Esiste anche la tecnica di pittura a effetto spugnato “a togliere” con la quale si stende un primo strato di colore per formare la base e si lascia asciugare. Successivamente si stende un secondo strato di un colore diverso, scelto in base all’effetto che si desidera ottenere e, prima che asciughi, vi si passa sopra con una spugna asciutta per rimuovere il colore in maniera graduale, fino ad ottenere l’effetto desiderato.
Per applicare questa tecnica è fondamentale procedere per gradi, dipingendo un metro quadro alla volta per evitare che la vernice asciughi, prima di avervi passato sopra la spugna.
Dipingere casa con l’effetto spatolato
La tecnica di pittura delle pareti ad effetto spatolato è una tecnica di media difficoltà, adatta a chi vuole eseguire una tinteggiatura originale e curata. Effettuata mediante l’utilizzo di una spatola, di plastica o in metallo, la spatolatura crea sulla superficie dei motivi circolari che donano alla parete una parvenza di movimento e tridimensionalità.
Adatta a salotti e camere da letto, la tecnica dello spatolato dona alle stanze prestigio e decoro ed offre risultati anche molto diversi tra loro a seconda della manualità e del senso artistico di chi la esegue. Dopo aver dipinto una parete con pittura a spatolato l’effetto sarà estremamente liscio ed omogeneo, perchè lo stucco viene levigato accuratamente.
Si passa poi a prelevare con la spatola una piccola quantità di prodotto e a stendeterla sul muro con movimenti semi circolari, dall’alto verso il basso o incrociati, sempre a seconda del tipo di effetto che si desidera ottenere. Questo lavoro richiede grande precisione e una buona mano artistica.
Tecnica di pittura della velatura
La velatura, tecnica artistica che richiede anch’essa una buona manualità e precisione, consiste nel sovrapporre un velo sottile di vernice ad un fondo più chiaro in modo tale da far trasparire a tratti il colore sottostante.
Particolarmente adatta a quanti desiderano una parete dall’effetto tridimensionale e movimentato, la velatura si adatta sia alla pittura di interni che a quella di esterni dando vita a risultati estremamente originali.
Per eseguire questa tecnica occorre stendere una mano di fissativo sulla parete e, una volta asciugato, dipingere la superficie con una o due mani di colore non troppo scuro. Asciugato il primo strato procedere stendendo un leggero strato di vernice più scura utilizzando, a seconda dell’effetto che volete ottenere, un guanto, una spugna, uno straccio, un pennello o un foglio di giornale.
Combinando i vari materiali e alternando i movimenti per dare sfogo alla creatività riuscirete a dar vita ad opere uniche ed eleganti.
Dipingere le pareti con la tecnica del dragging
Tecnica di pittura che deriva il suo nome dall’inglese “to drag”, trascinare, il dragging consiste nel trascinare un pennello a setole dure lungo tutta la superficie da dipingere in modo tale da creare righe orizzontatali o verticali perfettamente parallele le une alle altre.
La tecnica di pittura del dragging richiede un’eccellente manualità e particolare dimestichezza nell’utilizzo del pennello, per questo motivo vi sconsiglio fortemente di provare ad eseguirlo con il fai da te.
Il dragging viene realizzato stendendo uno strato di pittura a base di guscio d’uovo e una volta lasciato asciugare si sovrappone ad esso uno strato di vernice trasparente colorata, steso con il pennello dall’alto verso il basso.
Successivamente si procede a disegnare con un pennello asciutto delle righe verticali continue, prestando attenzione a non staccare mai il pennello dalla parete fino al termine più basso della zona da dipingere e ad esercitare una pressione costante e ininterrotta. Stendendo linee verticali parallele alle prime, si completerà in questo modo tutta la parete.
Una volta scelta la tecnica di pittura che più si adatta alle vostre esigenze, prestate attenzione anche al tipo di pittura con cui andrete a tinteggiare le pareti della vostra casa. In commercio esistono molteplici tipi di pittura con caratteristiche e composizioni molto differenti tra loro e a seconda del luogo di destinazione del prodotto è importante effettuare una scelta delle vernici da utilizzare che non si sofferma solo sulle diversità cromatiche.
Adesso avete tutti gli elementi a disposizione per scegliere la migliore soluzione per la tinteggiatura della vostra casa. Non abbiate paura di osare, se scegliete una tecnica di pittura adatta al vostro ambiente e che rispecchia il vostro gusto personale, riuscirete a rendere la vostra casa unica.

Le percezioni sensoriali abbinate al marketing
Ultimamente sento parlare tanto di marketing immobiliare e strategie di vendita veloce degli immobili. Si leggono termini ispirati ai programmi del canale DMAX come Flat Hunter (cacciatori di case) o Home Staging ( “mettere in scena la casa” ).
L’Home Staging è una tecnica di marketing che consiste nella valorizzazione degli spazi delle proprietà immobiliari migliorandone l’immagine in modo da favorirne la vendita o l’affitto nel tempo più breve e al miglior prezzo, tuttavia a ben analizzare la questione si tratta solo di tecniche per far spendere sin da subito soldi ai venditori. Non sto certamente asserendo che una casa ristrutturata non si venda meglio e prima rispetto a una casa vecchia, ma c’è anche da sottolineare che per ristrutturare e incrementare il valore dell’immobile occorre che il venditore abbia danaro da spendere e tempo a disposizione da investire.
Invece il Flat Hunter è un consulente di parte che assiste nella ricerca e nelle transazioni immobiliari soltanto il compratore e che persegue solo gli interessi di quest’ultimo, essendo sempre e solo pagato da costui.
Io lavoro in questo campo dal 2005, ho portato a termine veramente tante transazioni e posso affermare che una CASA si compra prima di tutto con il cuore. Dal 2014 mi sono dedicato al marketing in generale, al web marketing e nello specifico al marketing immobiliare, mi sono confrontato con tanti colleghi e ho osservato e ascoltato ogni loro punto di vista. Molti sono ancora legati ai vecchi e tradizionali metodi di vendita e convinti che il cliente sia fondamentalmente un utente poco informato e disponibile a investire ad occhi chiusi. Altri agenti immobiliari invece hanno cominciato a diversificare le loro prospettive guardandosi bene intorno e cominciando a formare delle sinergie e gruppi di lavoro dove la collaborazione tra loro è forte e remunerativa. Infine solo pochi, ma veramente pochi, hanno analizzato il periodo di mercato che abbiamo attraversato in questi ultimi anni ( dalla crisi degli anni Novanta alla rinascita del 2000, fino alla nuova crisi dovuta alla bolla immobiliare iniziata nel 2010 ) e capito che solo l’innovazione farà la differenza.
Oggi vi voglio parlare del marketing sensoriale, una tecnica di vendita immobiliare sconosciuta ai più.
Si, sensoriale!
Ormai è risaputo che i sensi umani non sono solo 5 bensì 12 e uno tra i più forti, e tra i più sottovalutati, è l’olfatto. In relazione al nostro odorato da sempre siamo portati a ritenere che gli animali siano superiori all’uomo, ma non è esattamente così. Difficile da credere, ma in realtà si tratta di una grande imprecisione, di un mito oserei dire, trascinatosi negli ultimi 150 anni senza alcuna prova scientifica. Secondo John McGann, neuroscienziato della Rutgers University-New Brunswick e professore associato nel Dipartimento di Psicologia, in un documento pubblicato il 12 maggio su Science, questa è la versione più corretta della questione :
“Per molto tempo abbiamo creduto che per essere ragionevole o razionale la persona non si faccia dominare dal senso dell’odorato. L’odore era legato a tendenze animaliste terrene”.
McGann afferma ancora :
“Possiamo individuare e discriminare una straordinaria gamma di odori; siamo più sensibili dei roditori e dei cani ad alcuni odori; siamo in grado di seguire il percorso dell’odore; e i nostri stati comportamentali e affettivi sono influenzati dal nostro senso dell’odorato”
Proprio per questo, grandi brand usano queste tecniche da tempo e noi non ci abbiamo mai fatto caso:
SAMSUNG, NEW YORK – il suo negozio profuma di melone, una fragranza che ha lo scopo di far rilassare i consumatori e farli sentire come se fossero su una bella isola dei Mari del Sud.
NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO – Importanti sartorie diffondono essenze di cotone appena lavato.
BRITISH AIRWAYS – Diffonde il profumo “Meadow Grass” (una fragranza di erba) per dare la sensazione ai suoi viaggiatori di trovarsi all’aperto invece che in un terminal affollato.
NESCAFE – Progetta le sue confezioni in modo che all’apertura venga rilasciata una forte essenza di caffè, cosa difficile per un caffè liofilizzato.
FAST-FOOD – Vogliamo parlare di quei fast-food internazionali che si trovano ovunque? Entrate con l’intenzione di mangiare una semplice insalatona e ne uscite con un doppio hamburger e un chilo di patatine fritte? Tutta colpa di quel profumino invitante, vero? Peccato che quel profumo non provenga dalle cucina ma da un nebulizzatore.
“Con tutti gli altri sensi si pensa prima di rispondere, ma con l’olfatto il cervello risponde prima che si pensi.”
Siamo abituati a scegliere quello che compriamo guardando, toccando, a volte assaggiando. Ma in un mercato sempre più competitivo le imprese di molti settori — dagli alberghi alle grandi catene che vendono prodotti elettronici, agli autosaloni — hanno deciso di sfruttare, nella battaglia per la conquista del cuore del consumatore, una nuova dimensione: quella dell’olfatto. Ebbene sì, proprio puntare a quel cuore che citavo prima nella strategia di vendita delle case.
«È un modo per imprimere il marchio di un’azienda, il suo brand nella memoria del consumatore: non più solo con un logo ma anche con un’esperienza olfattiva”.
Pensateci bene: vi sarà capitato di andare a casa di amici o dai suoceri e, salendo per le scale, vi sarete imbattuti in forti odori di pesce, di frittura o ancor peggio di broccoli . Sono tutti buoni cibi se stiamo andando a mangiare o siamo seduti a tavola, tuttavia questi odori percepiti fuori dal contesto pranzo/cena ci disturbano e ancora di più ci influenzano negativamente se stiamo andando a visitare per la prima volta una casa che vorremmo acquistare.
Quello che accade nei primi istanti in noi non è conscio, ma il nostro cervello sta già associando a quella casa un qualcosa di indefinibile che ci disturba, quindi inconsciamente influenzerà il nostro giudizio e la nostra decisione. Diversamente se appena entrati in casa, nell’ingresso o nel salone, veniamo accolti e avvolti da una fresca fragranza di mandarino. ll suo aroma ci fa sorridere perchè ci trasporta in un batter d’occhio nelle emozioni della nostra infanzia. Ci fa ritornare bambini facendoci rivivere quelle sensazioni profondamente impresse in noi, legate ai momenti felici delle feste natalizie, alla sicurezza della casa e della famiglia.
Sapete qual è una delle fragranze più riconosciute e amate al mondo? Senza tergiversare, ecco la risposta: il profumo del talco Johnson’s. Il motivo sta nelle associazioni sensoriali, quel profumo infatti ha il potere di portarci indietro nel tempo quando la mamma si prendeva cura di noi dopo averci fatto il bagno, mentre ci riempiva di talco, ci carezzava i capelli.
Vi lascio una dritta a questo proposito. Il romanzo “Profumo” di Patrick Süskind e il successivo film omonimo di Tom Tykwer sono un bellissimo esempio di quanto il nostro olfatto sia determinante sia a livello cerebrale sia a livello psico-comportamentale nelle nostre vite. Il giovane Jean-Baptiste Grenouille, nella Parigi del XVIII secolo, viene assunto da un famosissimo profumiere. La sua ossessione di riuscire ad estrarre il profumo da ogni cosa lo porterà da Parigi fino in Provenza per scoprire i segreti dell’enfleurage. Il suo sogno di creare il “profumo perfetto” , capace di far innamorare, lo condurrà a trasformarsi in un serial killer di giovani fanciulle. Nel profumo Jean-Baptiste sentiva l’essenza di ognuno di noi …
Spero che le notizie appena lette abbiano colpito te quanto me. Spero che questo possa anche in un certo senso farci ritornare a credere alle nostre facoltà antiche, un pò animali, facoltà delle quali è sempre bene fidarsi, anche in questo nostro mondo ormai 2.0.
Vorrei potervi trasmettere profumo di vaniglia o di pane caldo per invogliarvi a condividere quest’articolo sul vostro social preferito, ma sono sicuro che se vi è piaciuto lo farete ugualmente 😉

9 IDEE DI DESIGN PER LA LIBRERIA DELLA VOSTRA CASA
I libri sono una passione. Mi correggo : i libri sono amici del cuore, insegnanti, compagni di vita. Amo una casa piena di libri, mi racconta molto di chi la abita. E questo non è un giudizio, ma una considerazione strettamente personale.
Abbiamo selezionato per voi 9 idee di design per arredamento di interni, diverse librerie dallo stile più classico fino al più suggestivo e originale. Si tratta di librerie perfette per sfruttare gli spazi della vostra casa, che combinano estetica e praticità. Librerie per amanti dello stile minimalista e contemporaneo, ma anche dello stile classico e di quello moderno.
LIBRERIA A SOFFITTO CON SCALA
LIBRERIA RICAVATA NEL SOTTOSCALA
LIBRERIA IN SALA LETTURA E RELAX
LIBRERIA SOPRA LE PORTE
LIBRERIA IN VERTICALE
LIBRERIA IN CAMERA DA LETTO
Librerie dal design originale : The Corner Industrial Bookshelf di Kkatz e Wisdom Tree di Jordi Milà
Infine, ricordate che nella creatività le regole sono state create per essere infrante e soprattutto abbiate sempre paura delle frasi come queste : “Abbiamo fatto sempre così”, “Non si è mai sentito di fare una cosa del genere”, “ Non ci sta, non c’entra nulla”, quindi considerate anche l’idea di una bella libreria in bagno. A casa vostra rispondete solo a voi stessi.
Foto : fonte web

Come vendere facilmente immobili SENZA utilizzare i portali immobiliari
Prima di utilizzare qualsiasi possibile strategia di marketing per vendere immobili ci si deve svestire completamente dai panni di consulente immobiliare, liberare la mente da sovrastrutture e preconcetti e immaginarsi nella veste di una qualsiasi persona che non ha mai avuto a che fare con la compravendita, con i portali immobiliari e che si sta accingendo per la prima volta a fare una ricerca in tal senso.
Faccio una breve premessa.
Dal 2006 ad oggi il modo di cercare casa è cambiato: dalla carta si è passati al web e la tendenza ha avuto un’inversione esattamente nel 2012. Da un rapporto di Google trend si evince il grafico qui di seguito :
Di pari passo abbiamo visto cambiare anche il mezzo di promozione con cui le agenzie immobiliari si proponevano. Fino al 2012 molti gruppi immobiliari creavano vere e proprie riviste immobiliari dove sponsorizzavano i propri immobili, inoltre erano molto note riviste create da redazioni come Attico, Portaportese, Centovani etc.etc. Negli ultimi anni invece si assiste a un’altra tendenza :
i portali immobiliari, intelligentemente hanno investito una fetta dei loro introiti – introiti provenienti direttamente dalle tasche degli agenti immobiliari – in Google AdWords, la piattaforma pubblicitaria “pay per clic” (paghi solo quando cliccano sul tuo annuncio). Questo ha portato i portali immobiliari non soltanto a trovarsi nei risultati naturali (quelli centrali) ma anche nei risultati “a pagamento”, ovvero quelli che possiamo vedere soprattutto nella colonna destra di Google ma anche in testa; generalmente le prime tre posizioni sono occupate da annunci pubblicitari ( marcati con la parola “annuncio” )
Questo cosa significa?
Significa che le agenzie immobiliari con il loro sito sono completamente fuori dai giochi?
NO, la risposta è NO!
Investire su Google AdWords è semplice e non è dispendioso a differenza di quanto si possa erroneamente pensare.
Infatti Google ci fa pagare solo quando un’utente fa click sul nostro annuncio, aprendo il NOSTRO portale web contenente solo i nostri immobili e questo già ci colloca in una posizione di vantaggio perché l’utente non vedrà il nostro annuncio sotto l’annuncio di un privato o di un’altra agenzia, ma vedrà solo le nostre notifiche e uscirà dal sito solo se non trova nulla che gli aggrada.
Ti elenco alcuni tra i tanti motivi per cui apparirà evidente come investire su AdWords sia realmente molto più vantaggioso rispetto all’investimento sui portali immobiliari.
1)Paghi solo per il risultato che ottieni
A differenza di altri mezzi pubblicitari, un grande vantaggio di Google AdWords è la tua autonomia di decisione su :
- quanto spendere (anche 1€ al giorno)
- interrompere e riprendere la campagna in qualsiasi momento
- aumentare o ridurre il budget pubblicitario a tuo piacimento
Normalmente un contratto pubblicitario tradizionale prevede che tu investa del denaro a “scatola chiusa” ovvero pagando semplicemente per lo spazio che si occupa e non per il risultato ottenibile nei fatti.
2)Competi con i grandi portali
Grazie al sistema di Google AdWords, i nostri annunci sono subito in prima pagina senza dover ricorrere a costosissime campagne di SEO marketing o campagne di linkbulding per posizionare il nostro sito web tra la “top ten” dei risultati di Google per una determinata keywords. Peraltro con queste campagne tali risultati non arriverebbero subito ma mediamente occorrerebbero dai 3 ai 6 mesi per vedere avanzare il proprio portale web nelle liste di Google
3) Hai poca o quasi zero concorrenza
Mentre tutte le agenzie immobiliari si azzuffano per avere i posti migliori o più visibilità sul web stipulando contratti con più portali immobiliari possibili, tu potrai collocarti tra le prime posizioni. Nella maggior parte dei casi incontrerai portali, franchising o gruppi immobiliari, ma quasi mai agenzie. Questo vuol dire che non hai concorrenza diretta da parte di altre agenzie immobiliari della tua zona.
Adesso tocca solo a te la decisione di provare questo metodo per un mese e vedere quali e quanti risultati otterrai oppure restare sedimentato ai portali immobiliari.

Greenery, come arredare la casa con il colore Pantone 2017
Avete mai sentito parlare di Pantone e dei colori dell’anno da esso decretati? Se la risposta è si, forse vi sarete anche chiesti di cosa si tratti esattamente.
Pantone Color Institute altro non è che un’azienda statunitense che si occupa di grafica e in particolare modo della catalogazione dei colori. Intorno agli anni cinquanta l’azienda ha messo a punto un sistema – il sistema Pantone – per poter classificare i colori e tradurli nei vari sistema di stampa più usati.
Dal 2000 circa, Pantone decreta ogni anno il colore (o i colori) di tendenza della stagione e di fatto, condiziona quelli che saranno i trend dei vari settori, dalla moda al beauty sino ad arrivare al design.
Quest’anno il colore scelto da pantone è il Greenery, un verde acceso con una nota di giallo al suo interno, un chiaro richiamo alla natura e all’aria aperta. Di lui Leatrice Eiseman, Direttore esecutivo Del pantone Color Institute dice:
“Greenery irrompe nel 2017 per regalarci quel senso di rassicurazione a cui aneliamo in un contesto sociale e politico così complesso. Rispondendo al nostro continuo desiderio di ringiovanire e di sentirsi rivitalizzati, Greenery simbolizza la nostra voglia di recuperare il legame con la natura, con gli altri, e di prefiggersi un fine più importante.”
Greenery è il colore Pantone 2017, vediamo come usarlo in casa
Non è necessario rifare l’intero arredamento o ritinteggiare tutte le pareti per dare un tocco greenery alla nostra casa. Basta infatti qualche piccolo accorgimento per portare la ventata di freschezza tipica di questo colore.
- Il Greenery si abbina bene con tutte le tonalità neutre come il beige o il tortora ed è perfetto per creare un contrasto elegante in un ambiente black&white senza risultare eccessivo. Per chi ama osare (sempre senza esagerare) può essere abbinato anche a colori più vitaminici come il giallo o il rosso. In questo caso l’ideale sarebbe quello di apportare piccoli tocchi di verde puntando sui complementi d’arredo: un sedia, una lampada d’autore, cuscini, tende o semplici vasi, saranno perfetti.
- Il Greenery è perfetto sulle pareti del salotto o della zona living; potete tinteggiare solo un angolo o optare per una carta da parati in stile jungle (anche in questo caso scegliete solo una parete per non “appesantire” l’ambiente).
- Se amate il fai da te, potete riverniciare una vecchia credenza e dare nuova vita alla vostra cucina. In alternativa potrete sempre puntare su tazze, mug, runner per la tavola o piccoli robot da cucina come la Kitchen Aid in versione greenery.
- E se non ve la sentite di apportare grandi cambiamenti in casa ma vorreste ugualmente cedere al tocco green, puntate sulle piante: non solo renderanno la vostra casa più accogliente ma purificheranno l’aria che respirate.
E se ancora non siete convinti, lasciatevi ispirare dalla nostra selezione, tante idee e spunti per arredare la vostra casa con un tocco Greenery.
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Dormire sotto cieli stellati in una tenda a bolla trasparente
Se amate la natura, dormire sotto le stelle, il campeggio e un po’ di avventura, questa idea e’ tutta per voi : una tenda gonfiabile a forma di bolla trasparente. Prodotta dalla compagnia Holleyweb, la tenda è realizzata in PVC, è resistente all’acqua e al fuoco, misura quattro metri di diametro e può ospitare due persone. Tutto ciò che occorre per godere di questa piccola casa a cielo aperto è una presa di corrente o una batteria per collegare il ventilatore della tenda – necessario per gonfiarla – e circa 1600 dollari. Potete acquistare la tenda a bolla direttamente su Amazon.
Le possibilità panoramiche che questa tenda offre e il suo design riuscito ed elegante, ne hanno fatto negli ultimi anni un oggetto ambitissimo per gli appassionati della vita all’aperto. Se invece non amate particolarmente il relax e le notti in esterno, nulla vieta di posizionare la tenda in giardino o nel proprio terrazzo per una vista urbana. Per i più temerari potrebbe essere un’idea da sperimentare anche in città: immaginate l’ebbrezza di vivere una notte sotto le stelle di una città che amate!
Un piccolo e sapiente arredo interno renderà questo rifugio trasparente un riparo in qualsiasi luogo e in qualsiasi senso. Un angolo tutto vostro – protetti dal resto, ma connessi col resto.
Foto : fonte web

Il potere della cromoterapia – Arredare casa con 7 colori
La cromoterapia studia la struttura della luce e del colore e dei loro effetti sull’uomo, tentando di giungere nei fatti all’equilibrio e al benessere psicofisico. Insigni studiosi come Fresnel, Maxwell ed Einstein ( solo per citarne alcuni ) hanno esaminato la natura della luce e dello spettro cromatico concludendo che la luce nella sua interazione con la materia è in grado di dialogare con i recettori del nostro corpo e di influenzare proporzionalmente l’organismo umano. Gli studi in questo campo continuano con assiduità, soprattutto in Germania e Russia.
Tuttavia, malgrado le origini della cromoterapia si perdano nella notte dei tempi e delle civiltà – dall’antico Egitto, dove ogni colore possedeva una funzionalità specifica, ai Greci che dipingevano le pareti dei luoghi di cura con colori specifici fino all’India, dove la medicina ayurvedica tutt’oggi si basa fermamente sul pilastro concettuale che i colori influenzino i centri di energia associati alle ghiandole del nostro corpo – essa è contestata dalla comunità scientifica poiché nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato e verificabile. Pertanto la cromoterapia viene annoverata nell’ambito delle pseudoscienze.
Dubbiosi sul ritenere la cromoterapia scienza o pseudoscienza, dobbiamo tuttavia ammettere che tutti noi, chi più e chi meno, subiamo il potere suggestivo dei colori. Di ciò si rende ben conto sia la pubblicità che, seppur in maniera grossolana, si basa su questo principio che i centri benessere e le SPA con le loro docce di colore e con le saune sfumate, ed anche gli stilisti ogni anno nei loro ateliers.
Nella cromoterapia i modi in cui un colore può essere “somministrato” sono diversi : attraverso i luoghi che viviamo o frequentiamo, attraverso l’abbigliamento che scegliamo e anche attraverso il cibo che assumiamo. Sì, anche a tavola possiamo seguire le direttive cromoterapiche e fare scorta del principio energetico che riteniamo ci serva in un determinato nostro periodo, passando dalle arancioni zucche e albicocche ai gialli ananas, dai rossi pomodori alle verdi olive, fino alle sfumature blu/viola di melanzane, prugne e more.
7 colori per la casa e per il benessere
VERDE : trovandosi proprio al centro tra i colori freddi e quelli caldi, svolge una funzione di equilibrio. Secondo la cromoterapia il colore verde coadiuva il rilassamento, favorisce la riflessione e induce alla calma, quindi porta beneficio inerente agli stati ansiosi. Rilassando gli occhi, il verde è un colore adatto a quasi ogni camera della casa. E’ molto indicato in camera da letto perché allevia lo stress, negli angoli dedicati al relax e alla vita conviviale, quindi anche in salotto perché rilassa ma possiede abbastanza calore per stimolare la socialità.
BLU : in un certo senso simile per i suoi effetti al verde, questo colore rappresenta l’armonia interiore, l’appagamento. Il blu rimanda alla contemplazione e alla spiritualità. Se provaste a stare in una stanza blu, notereste diminuire i battiti cardiaci. E’ il colore per eccellenza della pacatezza. Per tali sue caratteristiche il blu è indicato nelle camere da letto. Attenzione però : un blu troppo scuro trasmette tristezza, meglio optare per una tonalità calda e morbida come il pervinca o il turchese.
ROSSO : il colore dell’energia per eccellenza. Ogni tipo di energia potente che ruota attorno alla nostra vita, l’eros, l’amore, la rabbia, è connaturata di rosso. E’ indicatissimo negli stati di apatia, di stanchezza o depressione. Non favorendo certamente il rilassamento, andrebbe evitato in camera da letto perchè è bene ricordare come un colore acceso proprio come il rosso a lungo andare potrebbe generare stati di tensione. Per questo motivo quindi andrebbe dosato con accuratezza, magari ripiegando sull’idea più equilibrata di dipingere una sola parete di una camera o di scegliere qualche tocco di arredo in rosso. Più congeniale al soggiorno o alla sala da pranzo perché stimola la conversazione.
VIOLA : dona forza spirituale e ispirazione, è il colore della creatività e della fantasia. Lo stesso Leonardo da Vinci, uno dei più grandi ricercatori nella scienza dei colori, sosteneva che il nostro potere meditativo può essere aumentato se avviene sotto una luce viola. Negli ambienti di casa questo versatile colore ha un effetto riposante ma al contempo stimola olfatto, vista e udito. Perfetto per il salotto.
GIALLO : simbolo di luce e calore, conferisce un carattere dinamico, energetico e vivace. L’energia del colore giallo è dirompente e spontanea. Connesso all’elemento fuoco, il giallo aiuta a mettere ciò che è fermo in movimento, stimola il cambiamento e l’attenzione, allontana i pensieri e i sentimenti negativi che spesso possono minare la nostra autostima. Indossare questo colore vi renderà energici, una camera in giallo farà lo stesso effetto, recando allegria e buonumore. Carinissima la camera dei bambini in giallo, ma anche la cucina e il bagno.
ARANCIONE : mescolanza tra rosso e giallo, secondo la cromoterapia l’arancione stimola la fiducia in sé stessi e l’indipendenza, liberando da paure e frustrazioni. L’azione associata a questo colore è l’espansione, intesa come apertura alla vita. Come generatore di entusiasmo è dunque adatto per le pareti della cucina e per la zona studio. Se avete in mente una palestra, immaginatela in arancione perché è proprio questo il colore che consente di liberare le emozioni durante l’attività fisica.
INDACO : rappresenta il rapporto con le nostre capacità interiori ed essendo generato dalla mescolanza tra blu e viola, sintetizza in armonia i principi di questi due colori, quindi la spiritualità e la rilassatezza emotiva. Gli oli essenziali legati a questo colore sono mirra, incenso e patchouli. Come il viola, è un colore perfetto per le pareti del salotto, ma adattabile anche ad altre stanze della casa.
Se desiderate infine entrare in risonanza con i colori e le vibrazioni cromatiche in casa vostra, niente di meglio, a inizio o fine giornata, di un bagno di vapore e di luce sotto la doccia cromoterapica, con soffioni e cornette con luci LED integrate. Noi vogliamo giocare in casa e quindi vi suggeriamo un marchio simbolo del made in Italy più rinomato : Bossini Cromotherapy.
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4 strategie immobiliari per vendere più
Esistono ancora molti agenti immobiliari che nel loro modo di vendere o acquisire un’immobile si fossilizzano su cose che in realtà non sono producenti. (altro…)

Come arredare la casa con il Pallet
Avete mai pensato di arredare la vostra casa con il pallet? Si avete letto bene, i bancali in legno usati per trasportare merci, possono diventare un complemento d’arredo originale e soprattutto a costo zero – o quasi – per la vostra casa.
Dalla cucina alla camera da letto, dal soggiorno al giardino, svariati sono i modi in cui il pallet può essere utilizzato e se siete ancora scettici vi mostriamo qualche esempio.
Arredare con il pallet, istruzioni per l’uso
Una volta reperiti i vostri bancali, per prima cosa dovete trattarli affinché possano diventare un perfetto complemento d’arredo. Munitevi quindi di carta abrasiva e buona volontà e iniziate a strofinare per eliminare eventuali schegge e preparare il legno allo step successivo. A questo punto con una miscela di acqua e aceto, pulite bene tutta la superficie per rimuovere ogni traccia di sporco e una volta asciutto potete decidere se lasciarlo al naturale, passare una mano di vernice a base d’olio per renderlo lucido oppure dipingerlo.
Fatto ciò il vostro pallet è pronto per essere riciclato e per arredare la vostra casa.
Gli impieghi possibili del pallet sono infiniti, basta un pizzico di creatività e il gioco è fatto. Noi vi suggeriamo 3 modi originali per arredare con il pallet.
1. Arreda il salotto con il pallet
Volete ricreare un angolo nel vostro salotto dall’aria vissuta? Stanchi dei soliti tavolini che trovate in giro per negozi? Sovrapponete 2 bancali (ma potete usarne anche uno soltanto) e avrete ottenuto un tavolo originale ed unico; se preferite inoltre, potrete aggiungere delle ruote o appoggiare al di sopra un vetro (da farvi tagliare su misura). Et voilà, il gioco è fatto.
2. Crea delle mensole con il pallet
Dalla cucina, al soggiorno, le mensole sono il modo più semplice ed economico per arricchire una parete spoglia. Basta appendere il pallet al muro e aggiungere dei ganci per esporre, ad esempio, le vostre tazze!
3. Crea un divano con il pallet
Il pallet è ideale per creare divani sia da interno che da esterno. Basta posizionarne due perpendicolari tra di loro, fissarli e rivestirli con dei maxi cuscini. Fatto ciò godetevi il meritato relax sul vostro nuovo sofà.

Arreda la tua casa con un elegante vino italiano!
La nostra casa non è semplicemente un luogo funzionale dove vivere, essa rappresenta anche una estensione della nostra personalità e, grande o piccola che sia, modesta o lussuosa, è il nostro rifugio. La nostra casa è un preciso barometro che riflette ciò che noi siamo, talvolta anche cosa sta accadendo nella nostra vita. L’italiano, si sa, ama la propria casa, è legato al concetto di rifugio e protezione, ma per indole talvolta vive l’abitazione anche come “open house”, ovvero come uno spazio accogliente dove ricevere gli amici e i parenti.
La convivialità, il trovarsi insieme, l’aprire almeno qualche volta la propria casa ad altri contraddice l’isolamento di questa moderna e conflittuale società e diventa terreno fertile per esercitarsi nei rapporti affettivi. Soprattutto la convivialità attorno alla tavola della nostra casa diventa luogo di reciproco scambio e condivisione. Lo stare insieme a tavola significa anche buon cibo e buon vino, inteso non solo come bevanda, ma anche come espressione della nostra terra e di una predisposizione all’armonia reciproca. Che il vino sia da meditazione o che sia da pasto, e’ sempre uno strumento potente di coesione in ogni riunione di piacere quindi, che voi siate astemi o meno, abbiate cura di averne sempre in casa qualche bottiglia per i vostri ospiti. Non si tratta naturalmente di divenire esperti enologi o sommelier né di fingere scioccamente di esserlo, si tratta semplicemente di innescare nella vostra casa condivisione e complicità anche attraverso un buon calice.
Donnafugata : un brand italiano che non può mancare nella tua casa
La storia dei vini Donnafugata inizia nel 1851 a Marsala con la famiglia Rallo che scelse la cantina che possiamo visitare ancora oggi. La cantina ha l’impianto tipico del baglio mediterraneo con una suggestiva corte interna punteggiata di agrumi e ulivi, in certi momenti della giornata i gabbiani garriscono su tutto il baglio poiché il mare è molto vicino. Qui confluiscono i prodotti ottenuti nei vigneti di Contessa Entellina e di Pantelleria (dove nasce il celebre Passito Ben Ryè ) per i processi di affinamento e imbottigliamento. Una meravigliosa barricaia sotterranea scavata nella roccia di tufo accoglie barriques e tonneaux in rovere francese e si mostra in tutto il suo reverenziale splendore agli enoturisti che ogni anno affollano questo luogo.
I vini Donnafugata sono eclettici e coerenti, si distinguono per piacevolezza e complessità e attivano un dialogo sempre vivo tra arte, gusto e sostenibilità ambientale. Le Cantine Donnafugata sono un lusso accessibile Made in Italy, esportato e apprezzato in tutto il mondo.
Il nome Donnafugata
Il nome di queste Cantine ha una storia che merita un cenno a parte : nel 1983 Giacomo Rallo e la moglie Gabriella fondano Donnafugata in riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo. Il nome significa “donna in fuga” e si riferisce alla vicenda, in bilico tra storia e leggenda, di una regina ( probabilmente Maria Carolina ) che, dopo essere fuggita da Napoli per l’arrivo delle truppe napoleoniche, trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove adesso si trovano i vigneti dell’Azienda.
Questa storia ha ispirato il logo aziendale e le etichette di Donnafugata, vere e proprie opere d’arte, bozzetti d’autore creati o ispirati da Gabriella Rallo. Ognuna di queste etichette omaggia l’arte e la letteratura e interpreta la personalità del vino e in quasi ognuna di esse troveremo lei, la donna con i capelli al vento, in fuga; una volta è bionda, una volta è bruna ma è sempre lei, la regina dagli occhi chiari.
I luoghi Donnafugata sono visitabili : la Cantina storica di Marsala tutto l’anno, le Cantine di Pantelleria in estate, le Cantine di Contessa Entellina il 10 Agosto di ogni anno per l’evento “Calici di Stelle”. E se non amate il vino ricordate che una visita potrà farvi vivere comunque le meraviglie che circondano questi luoghi, dalle Saline della Laguna tra Marsala e Trapani, alla Riserva Naturale dello Stagnone fino all’Isola di Pantaleo, con l’antica città fenicia di Mozia.
E voi avete mai pensato di creare una piccola cantina nella vostra casa? Potreste ideare un angolo dedicato al vino e alla convivialità, acquistando direttamente una cantinetta oggi più modernamente chiamata frigocantina, ma anche tentando da soli di crearne una, riportando a nuova vita vecchie botti, tronchi d’albero o pallet in legno oppure di costruirne una in muratura. L’enoteca privata diventerebbe così anche un complemento d’arredo elegante e ricercato per la vostra casa.
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Agenti Immobiliari e reputazione online
Facendo un giro sul web e spulciando vari blog immobiliari, ci si può rendere conto come ancor oggi vi sia molta incertezza da parte dei professionisti in genere e soprattutto degli agenti immobiliari sulla questione di mettere in gioco, in modo ufficiale, la propria immagine. (altro…)

Milano Design Week – gli eventi imperdibili del Fuorisalone 2017
Dal 4 al 9 aprile torna a Milano la Design Week 2017, l’evento più importante dedicato al mondo del mobile, del design e dell’arredamento. Una settimana di fuoco secondo gli esperti che prevedono un’affluenza di circa 300 mila visitatori per oltre 1000 eventi.
Il Salone Internazionale del Mobile è un evento fieristico che si svolge alla fiera Rho, dove vengono esposte le proposte delle aziende più importanti del panorama internazionale del mobile. La fiera è generalmente aperta solo agli operatori di settore ma nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 aprile, sarà accessibile anche al pubblico.
Parallelamente in tutta Milano, si svolgerà il Fuorisalone, nato come evento spontaneo e alternativo al Salone del Mobile intorno agli anni ’80. È oggi tra gli eventi con la maggiore affluenza di operatori del settore, architetti, designer e studenti provenienti da tutto il mondo: una serie di eventi e allestimenti collegati non solo al mondo del design e dell’arredamento ma anche alla moda e al food. Location d’eccezione quelle che ospiteranno gli eventi del Fuorisalone, come vecchie fabbriche abbandonate, gallerie o cortili che generalmente sono chiuse al pubblico e che in occasione di questo imperdibile evento, diventeranno accessibili a tutti.
Quali sono gli eventi del Fuorisalone da non perdere?
Bed&Show, veri show-room allestiti con mobili e oggetti di design griffati che diventano abitazioni prenotatili con formula bed&breakfast. L’idea è quella di consentire ai visitatori di testare i complementi d’arredo e vivere un’esperienza differente pernottando all’interno dello show-room.
Dove? In zona via Tortona
Marni Playland, per l’occasione lo spazio Marni si trasforma in un parco giochi popolato da oggetti e arredi che hanno solo una funzione ludica.
Dove? Spazio Marni, viale Umbria 42
Coontemporarymood, dedicato agli stilisti e designer emergenti con ben 21 esposizioni differenti.
Dove? In via Tortona 31
Isola Design District, dedicato ad artigiani, giovani designer e brand emergenti. Saranno coinvolte attivamente tutte le attività commerciali locali e saranno esposte le opere di designer italiani ma anche internazionali.
Brera Design District, lo storico quartiere milanese ospiterà diversi eventi. Il tema di quest’anno è “Progettare è un gioco, giocare un progetto” e tra gli eventi in programma segnaliamo la foresta pluviale urbana ideata per Slow Wood da Aljona Kolesznikova e Sergii Borodenko e le opere di Ludmilla Radchenko esposte all’interno della galleria Robertaebasta.
Per maggiori informazioni e per scoprire tutti gli eventi, consultate il sito fuorisalone.it

I sogni son desideri…
Ognuno di noi ogni giorno spera, lavora e vive per avere ciò che sogna: una professione che rispecchi le proprie attitudini, un figlio che gli riempia le giornate, un progetto che si realizza, un cucciolo che scodinzoli al rientro, la salute che va a gonfie vele, la casa dei propri sogni.
Probabilmente per ognuno di noi non c’è una priorità o forse sì, ma poco importa.
La casa è un tetto sulla testa, è la sicurezza contro il freddo e il caldo, è il porto dove ci rifugiamo nei momenti di allegria e di riflessione.
La casa è il luogo più sicuro di sempre.
Ogni scelta così diventa basilare ed importante: il miglior luogo dove essa è ubicata; la più conveniente rata di mutuo; l’impianto idrico, elettrico e di video sorveglianza perfetti; gli infissi, la colorazione delle pareti e l’arredamento consoni ai nostri gusti; se si ha un giardino, il verde diventa il colore che ti rallegra la giornata; se ci si sposta da una casa all’altra, anche il trasloco deve diventare una certezza.
In espliko, trovi tutto l’aiuto possibile per scegliere le attività che possono, nella tua rispettiva zona, darti il meglio che cerchi perché recensiti da chi prima di te le ha scelte.
Anche tu alla fine potrai contribuire affinché altri possano sentirsi sicuri nelle proprie scelte.
Un passaparola serio ed efficiente: ecco cosa è espliko.
Perché se ci pensi bene… La casa non è una cosa: è molto di più.
Alla prossima: qui su espliko.com.

Come arredare la tua casa con lo stile Scandinavo
Negli ultimi anni lo stile scandinavo ha spopolato divenendo, di fatto, uno tra i design più amati. Sarà l’uso di materiali naturali o lo stile minimalista ed essenziale ma questo stile, di strada ne ha fatta tanta. Partito dalla Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, in tutto il mondo sempre più estimatori dell’arredo lo scelgono per la propria casa.
Vediamo come ricreare lo stile nordico in 6 semplice mosse
1. Colori neutri
Il design scandinavo proviene dai paesi del Nord Europa in cui le ore di luce, soprattutto durante l’inverno, sono davvero poche. Sfruttare la luce naturale il più possibile è un elemento imprescindibile ma ad ogni modo si può giocare con i colori. Ecco perché nelle case predominano le tonalità chiare, in grado di rendere luminose le stanze anche durante i lunghi inverni. Il bianco è sicuramente il colore chiave di tutto il design nordico a cui spesso si affiancano tonalità chiare come il grigio, il verde acqua, il giallo crema e persino il rosa pastello.
2. Un tocco di nero
Se è vero che il bianco è il colore predominante nello stile nordico, il suo contrario, il nero, gioca un ruolo altrettanto importante. Va usato in piccoli tocchi, per dare il giusto contrasto e far risaltare ancora di più i colori chiari. Potete optare per semplici complementi d’arredo, per decorare una parete o per il pavimento della cucina (meglio ancora se in ardesia norvegese).
3. Parola d’ordine: Geometrie
Le geometrie non possono mancare in un arredamento scandinavo. Linee rette, essenziali o triangoli saranno perfetti come decorazione dei vostri tessuti (cuscini, tende, tappeti) ma non solo. Prediligete anche mobili dal taglio lineare o create giochi geometrici utilizzando delle semplici mensole.
4. Scegliete i tessuti giusti
Anche i tessuti scelti giocano un ruolo importante nella definizione e creazione dello stile nordico. Da prediligere i tessuti naturali e persino grezzi quali lana, pelli (la pelle di pecora è un vero must, meglio se ecologica), crochet e più in generale devono essere caldi e accoglienti, a contrasto con i gelidi inverni del Nord.
5. Rendete l’ambiente più accogliente con il Legno
In un ambiente apparentemente freddo dove c’è una prevalenza di colori chiari e neutri, il legno è un richiamo alla natura che rende l’ambiente decisamente più accogliente ed ospitale. Quercia, Noce, Larice, Frassino e l’immancabile Betulla, ancora meglio se lasciate al naturale, sono perfetti per rivestire sedie, tavoli o armadi. Potete optare per il legno anche per rivestire pareti e pavimenti o per un oggetto di design.
6. Un pezzo di Design
Infine per ricreare un perfetto arredamento in stile nordico non dovrebbe mancare almeno un pezzo di design. Ne basta anche uno soltanto. Non è un caso se molti dei più grandi designer come Arne Jacobsen, Alvar Aalto o Eero Aarnio, provengono dai paesi del Nord Europa. Scegliete un pezzo e rendetelo il protagonista indiscusso della vostra casa. Qualche esempio? Il famosissimo (e copiatissimo) “Stool 60”, lo sgabello in legno di Alvar Aalto per Atek o ancora la poltrona “Egg Chair” di Arne Jacobsen, anche questa intramontabile e ovviamente super imitata.
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Sai dove si trova l’opera di Street Art piu’ grande del mondo? A Catania!
Intorno al 2000, dal movimento del graffitismo, nasce nelle strade – tra Francia, Inghilterra, Spagna, Finlandia e Italia – la Street Art. Numerosi artisti traducono la loro tensione espressiva e il loro desiderio di far partecipare le masse all’arte attraverso la strada, come luogo di ribalta e vettore comunicativo. Le tecniche utilizzate sono tra le piu’ disparate : bombolette spray, proiezioni video, adesivi artistici, sculture, etc.. Ogni artista risponde a esigenze personali e vivifica i propri temi : una critica verso la società, la brutalità della repressione poliziesca, la necessità della libertà d’espressione, il rispetto della libertà sessuale e di coscienza. Ad ogni modo la Street Art irride al potere e rivendica sempre piu’ prepotentemente la sua natura, esponendosi a un pubblico vastissimo, di gran lunga maggiore naturalmente di quello di una tradizionale galleria d’arte e non teme, per sua indole, giudizi e pregiudizi, estraniandosi in genere dal mondo del marketing. Tuttavia col passare del tempo abbiamo assistito a una riconciliazione della Street Art con i simboli dell’autorità, tant’è che dal 2012 a Bologna si svolge il Festival Frontier che prevede la realizzazione di grandi murales su muri concessi dal Comune e Banksy, uno dei maggiori esponenti della Street Art, e’ stato in mostra a Roma fino al Settembre dell’anno scorso.
Possiamo certamente asserire che ormai non vi e’ luogo del pianeta dove la Street Art non abbia lasciato il segno, anche in maniera semplice, eppure è solo uno il murale più grande del mondo e si trova a Catania, in Sicilia.
E’ monumentale, alto come un palazzo di dieci piani e largo come un campo di calcio, distribuito sugli otto silos granari in cemento che ormai dal 1960 giacciono in prossimità del porto di Catania. Dipinta dall’artista portoghese Alexandre Farto, in arte Vhils, questa opera pubblica, realizzata grazie alla Fondazione Terzo Pilastro, trasforma il tessuto urbanistico della città in un luogo e in uno spazio di riflessione.
L’opera, a mio parere quasi struggente, ritrae un uomo, o meglio lo sguardo di un uomo che volge ad Oriente, verso l’Egitto, La Turchia, la Siria, la Giordania, il Libano, attraverso il mare Mediterraneo, come un immaginario ponte, come in un abbraccio tra diverse nazionalità e celebra l’incontro tra le culture che nei secoli hanno definito l’identita’ siciliana – che ci piaccia o no. Uno sguardo che ha il coraggio di guardare attraverso il mare, oltre le sponde della nostra bellissima terra, che non si limita a puntare altrove, a girare le spalle, non si limita a non voler vedere e solo grazie a questo atto di umanità, uno sguardo che riesce infine anche a guardarsi dentro.
Questa arte contemporanea continua sotto forma di un’opera corale in un gruppo contiguo di altri sette silos. Le opere sono “Triskelion e La fuga di Ulisse da Polifemo” (acrilico su metallo) di Waone, “La storia non scritta di Colapesce” (spray acrilico su metallo) di Bo130, “La bella di Bellini” (spray su metallo) di Okuda, “Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi” (acrilico su metallo) di Microbo, “Barattoli” (stencil spray e acrilico su metallo) di VladyArt (artista catanese), “Senza titolo” (stencil spray e acrilico su metallo) di Rosh333 e “Minotauro” (acrilico su metallo) di Danilo Bucchi. Tutte le opere attingono alla ricchissima mitologia siciliana. Subito dopo l’inaugurazione è stato detto : “Il Porto rappresenta il punto di entrata e anche di uscita di una città. E come tutte le porte deve comunicare gioia.” Missione compiuta, secondo me.
E voi avete mai pensato che potreste realizzare o commissionare un pezzo di Street Art sulle pareti di casa vostra? Un esempio tra tanti : l’emiliano Emanuele Sferruzza Moszkovic, in arte Hu-Be, con il suo progetto “Scriblitti” fa proprio questo, va di casa in casa a realizzare illustrazioni formato gigante, dei veri e propri murales a domicilio.
Foto: fonte da web

Come pulire bene le porte di casa
La casa è il luogo dove trascorriamo il nostro tempo e per farci stare bene deve essere accogliente. La pulizia, senza diventare un’ossessione è il primo modo per darle un aspetto decoroso e piacevole. (altro…)

Facile arredare un giardino?
Come arredare il giardino? Quali elementi scegliere? Come rendere accogliente gli spazi esterni? 10 regole da seguire (altro…)

Il vero potere delle recensioni
I social media, grazie anche all’aiuto dell’avanzare della tecnologia, sono ormai uno strumento essenziale per gestire la brand reputation della propria struttura, vista la potenziale esposizione a milioni di persone in tutto il mondo. Basti pensare come tra il 2004 e il 2013 ci sia stato un incredibile aumento del 4.550% delle recensioni per gli hotel.
Questo fenomeno si sta allargando a macchia d’olio su tutti i settori, soprattutto nell’ambito dell’edilizia grazie all’avvento di numerosi preventivatori online.
Riflettendo su quanto queste recezioni riescano ad influenzare i consumatori, nell’ambito dei viaggi, tanto che l’81% dei viaggiatori le ha definite importante ai fini di una prenotazione, si può intuire in che misura queste siano veramente importanti oggi per il nostro Brand.
Avere una pagina o un’area dedicata alle testimonianze di acquisto serve a dare una marcia in più al processo di convincimento dell’utente e soprattutto bisogna saperle sfruttare al meglio per incrementare il proprio business. Sapere i consumatori cosa pensano di voi, dei vostri servizi o dei vostri prodotti può tornarvi molto utile.
Ad esempio:
Per scrivere i contenuti del vostro sito ufficiale – le recensioni sono una fonte preziosissima da cui trarre espressioni, parole (trigger words) e frasi che coinvolgano emotivamente e realisticamente il lettore.
Per le campagne pubblicitarie – potete includere citazioni delle recensioni più belle nelle vostre brochure cartacee, nei vostri banner pubblicitari o in qualsiasi altra forma di pubblicità abbiate pianificato sia on-line che off-line.
Per le altre strategie marketing – potete utilizzare le #reviews come testimonianze reali includendole nei comunicati stampa, nelle newsletter o nelle vostre pagine di Facebook, nel blog aziendale o negli altri Social Network dove siete presenti.
Analizzate bene le recensioni negative per individuate i problemi:
Le recensioni positive sono belle da leggere, ma quello che dovreste fare con più assiduità è raccogliere e analizzare le recensioni negative ,cercando di capire quali sono i veri talloni di Achille.
Analizzate le recensioni positive per valorizzare i vostri punti di forza.
Analizzate le recensioni positive dei competitor per capire i punti di forza di chi sta in cima alla classifica può essere la chiave per sapere dove va il mercato, cosa apprezzano i clienti e quindi identificare i migliori ambiti in cui potreste investire o migliorarvi.
Questi sono solo alcuni delle centinaia di aspetti positivi che una buona Brand reputation vi potrà offrire. Gran parte del processo di acquisto di un prodotto, online o offline, è legato al lato emozionale del cliente. Se un brand genera in noi fiducia, curiosità, apprezzamento è più facile affidarsi ai prodotti o servizi che propone. Fra i metodi che si utilizzano per generare emozioni positive c’è l’utilizzo delle recensioni, l’opinione degli altri acquirenti è la migliore delle pubblicità e soprattutto la più convincente, poiché si sposta dal piano razionale a quello emozionale, al contrario di quanto potrebbero fare le statistiche di acquisto. Secondo la BrightLocal’s 2013 Local Consumer Review Survey il 79% dei consumatori si fida delle recensioni online più delle raccomandazioni di amici e familiari e l’85% vuole leggere le recensioni online prima di acquistare.
E voi cosa ne pensate della reputazione online?
Le recensioni possono aiutare i consumatori nelle loro scelte?

Chiedere recensioni è fondamentale per avere successo online
Se volessimo definire il cambiamento più importante per aziende e organizzazioni nel passaggio dal web 1.0 al 2.0, non potremmo che citare il ‘fattore vetrina’. Se prima infatti le imprese potevano permettersi di sfruttare la rete per ampliare l’esposizione del messaggio a un pubblico ancora impossibilitato a dare la propria opinione, ora questa situazione asimmetrica ha lasciato spazio ad un nuovo contesto, ben riassunto dal sempre valido Cluetrain Manifesto: i mercati sono conversazioni. Per chi non lo conoscesse il Cluetrain Manifesto è un insieme di 95 tesi organizzato e presentato come un manifesto, è un’ invito all’azione per tutte le imprese che operano all’interno di ciò che si propone di essere un nuovo mercato interconnesso.
Molti professionisti sono ancora abbastanza inclini ad affidarsi a questo tipo di web marketing.
Perché è proprio di marketing che si parla!!
Le opinioni positive lasciate dai clienti attireranno nuovi clienti. Anche le opinioni negative possono essere di aiuto al tuo business, se saprai come gestirle, cioè rispondendo in modo chiaro e cordiale anche alle recensioni meno cordiali, mostrando la volontà di riparare ai tuoi errori, se ce ne sono stati, e di offrire sempre il meglio ai tuoi clienti rimanendo professionale e gentile anche quando le cose non vanno esattamente per il verso giusto. Lo scambio di opinioni sta diventando sempre più importante per chi gestisce un business online. I futuri clienti preferiscono sapere in anticipo con chi hanno a che fare, vogliono conoscere le esperienze altrui e fidarsi di chi le scrive: il potenziale cliente ricerca sempre di più recensioni autentiche prima di imbarcarsi in un nuovo affare.
Tutto questo, se ci pensi, in un certo senso non è una situazione nuova. Una volta ci si affidava molto di più al passaparola, all’esperienza delle persone vicine, oggigiorno questo indispensabile scambio di opinioni non è scomparso, ma si sta trasformando seguendo i cambiamenti della società, del modo in cui le persone interagiscono, ricorrendo cioè sempre di più ai servizi online ed alla tecnologia per trovare le soluzioni più adatte ai propri problemi.
Il futuro del business sono le recensioni online. Quasi l’80% delle persone che comprano su internet o lo utilizzano per affari, ad esempio per comprare o vendere casa, ha moltissima fiducia nelle recensioni online, così tanta che le considera come delle raccomandazioni personali.
Sei curioso di come poter effettivamente sfruttare di più le recensioni online per la tua attività, ecco dei piccoli consigli da seguire per iniziare a farlo!
- Chiedi sempre ai tuoi clienti di lasciare una recensione sul servizio da te offerto e sulla loro esperienza con la tua attività.
- Rispondi a tutti i messaggi, soprattutto a quelli negativi, cercando di dimostrare la tua professionalità anche nelle situazioni meno favorevoli.
- Chiedi a chi gestisce il sito web della tua attività di creare uno spazio, all’interno di esso, dove sia facile per i clienti lasciare la propria opinione sull’esperienza vissuta.
- Cerca sul web le piattaforme che raccolgono le recensioni dei clienti su servizi, aziende, prodotti online e fai in modo che anche la tua attività venga citata e recensita, magari chiedendo ai clienti di scrivere le proprie opinioni proprio su tali piattaforme.
Cosa aspetti, Fatti una reputazione!

Il consumatore oggi è il mezzo di promozione, grazie alle recensioni online
Oggi vi vogliamo parlare e far riflettere sull’importanza di essere ben visti dai vostri clienti e soprattutto beneficiare di un’ottima reputazione online.

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